“Un presidio dotato di servizio 118, con due – tre unità, tra medici ed infermieri in grado di prestare il primo soccorso che nella maggior parte dei casi risulta essenziale per salvare vite umane”
“La morte dell'operaio Fiat alla vigilia del Primo Maggio per non essere subito dimenticata impone all'istituzione regionale una risposta efficace, che avevamo già proposto nella scorsa legislatura, per l'istituzione nell'area industriale San Nicola di Melfi di un presidio sanitario per ogni tipo di emergenza”. E' quanto sostiene Giacomo Nardiello, già vice presidente del Consiglio regionale e dirigente regionale del Pdci-Fds, ricordando che “insieme ad altri consiglieri di maggioranza ha aderito alla petizione popolare promossa due anni fa da sindacati di base, con alcune centinaia di firme di lavoratori, per l'istituzione di un posto di soccorso medico-sanitario nell'area industriale della Fiat”.
“Si tratta di realizzare – specifica Nardiello – un presidio dotato di servizio 118, con due-tre unità, tra medici ed infermieri in grado di prestare il primo soccorso che nella maggior parte dei casi risulta essenziale per salvare vite umane. Una struttura dai costi limitati e senza dubbio di nessun rilievo perchè elemento di prevenzione e di prima assistenza per alcune migliaia di operai, a cui si aggiungono altre centinaia di lavoratori quali quelli del trasporto, di servizi della logistica, del commercio. I comunisti – aggiunge Nardiello – non si daranno pace fino a quando questo piccolo-importante risultato non sarà raggiunto perchè ancora la morte di un operaio non risulti vana. Crediamo che sia un segnale significativo per l'avvio dell'attività della Giunta nella legislatura che sta per iniziare e nel lavoro del neo assessore alla Sanità, Attilio Martorano. E' evidente che se così non fosse saremo davanti ai cancelli delle fabbriche di San Nicola di Melfi a raccogliere nuove firme di adesione alla sollecitazione e a mobilitare i lavoratori”.