(ACR) ABOLIZIONE LISTINO, NARDIELLO: CITTADINO TORNA PROTAGONISTA

“Con la mini-riforma varata sia pure allo scadere della legislatura regionale, attraverso l’abolizione del listino, abbiamo portato a termine un’operazione politico-istituzionale che per me rappresenta e deve rappresentare la vera democrazia perché il cittadino torna, fino in fondo, protagonista della politica”. E’ il commento del capogruppo del Pdci in Consiglio regionale, Giacomo Nardiello.

“Il provvedimento – sottolinea ancora Nardiello – ha un significato politico molto importante, il principio fondamentale è che gli elettori devono essere messi nella condizione di poter scegliere direttamente con il proprio voto tutti i consiglieri regionali. E’ un progetto che condivido pienamente; sono convinto che deve valere sempre il principio che chi si candida a rappresentare i cittadini in un organo di indirizzo politico amministrativo deve essere scelto direttamente dal corpo elettorale per le sue qualità umane, civili e professionali. I cittadini con il loro voto – afferma il capogruppo del Pdci – sono i protagonisti veri nel confronto democratico e non possono essere trattati come dei semplici esecutori di scelte fatte da altri. Al contrario, la legge elettorale voluta dal centro-destra per il Parlamento nazionale annulla ogni possibilità di scelta del cittadino, che si vede costretto ad accettare alcuni elenchi di candidati, e sono convinto che alcuni dei nostri parlamentari, sia di centro-sinistra che di centro-destra, se ci fosse stato ancora il voto di preferenza, non si troverebbero in Parlamento. Sono contrario a questa concezione della politica – continua Nardiello – decisa da segreterie di partiti perchè a livello nazionale abbiamo una legge elettorale che sacrifica la democrazia e vuole un cittadino non più al centro del sistema politico. Con il ddl approvato ieri in Consiglio Regionale invece noi mettiamo al centro del sistema elettorale regionale i cittadini che con il loro voto sceglieranno tutti i consiglieri regionali. Ma – conclude – il processo di riforme istituzionali non è concluso e attende ulteriori prove per completare il riordino degli enti sub-regionali avviato in questa legislatura”.

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