“Un famoso libro di chirurgia inizia con queste parole: ‘coloro i quali non possono ricordare il passato, sono condannati a riviverlo’ (G. Santejanni). Ricordare il percorso compiuto è importante, se si vogliono trarre spunti per avviare quel rinnovamento che la nostra comunità chiede. La storia politico-istituzionale regionale, infatti, è portatrice di molti significati ed insegnamenti. Emerge con chiarezza il contributo di uomini di diversa estrazione sociale e culturale”. E’ così che ha esordito il capogruppo di Italia dei Valori, Enrico Mazzeo Cicchetti secondo il quale “bisogna evitare qualsiasi forma di enfasi e di retorica, che contrasterebbe con quei valori di cui buona parte di quegli uomini erano portatori. I protagonisti della storia che stiamo ricordando in questa occasione, erano accomunati da alcuni principi fondamentali, al di là della loro stessa collocazione partitica. Innanzitutto, la Politica, intesa come servizio alla comunità, senza protagonismi esasperati”.
“Lo stesso Statuto – ha sottolineato il consigliere – fu costruito con avvedutezza e si è dimostrato strumento utile per esercitare quell’azione politica ed amministrativa che ha aiutato la nostra Regione a crescere. Tanti sono gli esempi cui si è ispirata la mia generazione, specie per quella parte che ha intrapreso la strada dell’impegno politico. Vorrei partire da qualche esempio emblematico. Vincenzo Verrastro, protagonista discreto ed intelligente di fasi importanti della vita regionale; Nino Calice, convinto sostenitore dell’interesse generale; Gaetano Michetti, Carmelo Azzarà e Fernando Schettini, realizzatore del primo vero piano sanitario regionale. Da questo patrimonio storico-culturale bisogna partire, come Consiglieri regionali di oggi, per recuperare le giuste motivazioni ed ispirazioni. Non bisogna tacere che la stagione alle nostre spalle, purtroppo, ha visto momenti di grande difficoltà politica ed istituzionale, per responsabilità di singoli, ma anche di gruppi e di partiti. Dal quarantennale dell’istituzione della Regione Basilicata deve scaturire il forte rilancio di alcuni aspetti fondamentali. Al primo posto i problemi legati al lavoro, ai giovani che abbandonano la nostra terra, allo spopolamento dei paesi, allo sviluppo economico, sociale, culturale e demografico”.
“Vorrei ribadire – ha concluso Mazzeo Cicchetti – che l’affermazione di un buon tasso di meritocrazia rappresenterebbe il primo vero incentivo per i giovani, per aiutarli a restare nella loro terra; questo costituirebbe il più grande investimento, a costo zero, per una Regione che rischia lo spopolamento”.