ACQUEDOTTO LUCANO; MITIDIERI: “OGGI SI APRE UNA FASE NUOVA”

“Per Acquedotto Lucano si apre oggi una fase nuova. Il raggiungimento, per il secondo anno consecutivo del risultato dell’equilibrio di bilancio e il gran numero di opere che Acquedotto lucano è riuscito a cantierare mutando profondamente il volto del sistema di distribuzione idrica della Basilicata ci consegnano nuovi e importanti obiettivi. Uno di questi è rappresentato dalla sfida che ci vede insieme alla Società Energetica Lucana impegnati a ridurre il costo energetico, pari a 13 milioni di euro l’anno, per il sollevamento idrico attraverso la realizzazione di impianti di energia rinnovabile”.
E’ con queste parole che il presidente di Acquedotto Lucano Egidio Mitidieri ha salutato i soci intervenuti all’assemblea ordinaria di Al.

Un’assemblea che segna un momento di svolta per la Spa pubblica che gestisce il servizio idrico integrato in Basilicata. Da poco l’acquisizione dalla Puglia dei potabilizzatori di Montalbano Jonico e Camastra (quello di Masseria Romaniello dove oggi si è svolta l’assemblea) e l’ottenimento sempre da AqP di 500mila euro l’anno per il potabilizzatore del Pertusillo che sarà ancora nelle mani della società pugliese. E ora la sfida del tavolo tecnico istituito dalla Giunta Regionale che ha chiamato al tavolo anche Al, per ridisegnare il servizio idrico in Basilicata, allargando lo sguardo, oltre alla distribuzione ai cittadini, all’irrigazione e all’accumulo.
“L’impegno che formalmente assumo – ha affermato Mitidieri – è quello di mettere a disposizione della Giunta tutto il nostro impegno, tutto il bagaglio di esperienza maturato e, consentitemelo, tutto il credito che abbiamo acquisito sui tavoli romani e su quelli di Bruxelles, l’auspicio è che la nuova legge sia ancora una volta modello di riferimento, fucina di nuove e vincenti strategie da esportare come best practices in un contesto assai più ampio di quello definito dai ristretti confini della Basilicata. In meno di 10 anni – ha aggiunto ripercorrendo l’attività fatta dal 2003 ad oggi – sono stati compiuti passi che non è enfatico definire da gigante. Se meriti vi sono vanno ascritti agli amministratori che per primi aderirono alla costituzione della Società, ai componenti del Cda e del collegio sindacale che negli ultimi 5 anni si sono alternati al mio fianco, al direttore generale, ai dirigenti, a tutto il personale di Acquedotto Lucano nonché ai nostri referenti istituzionali: l’Aato, i Comuni e la Regione”.

Alla Regione Mitidieri ha riconosciuto, in particolare, un ruolo fondamentale per il conseguimento dell’equilibrio di bilancio di Acquedotto Lucano e per il mantenimento pressoché fermo del costo del servizio a carico degli utenti. “Non posso, – ha detto Mitidieri – non rinnovare, l’apprezzamento mio personale e dell’intero Consiglio di Amministrazione al Presidente della Giunta Regionale per la sensibilità concretamente testimoniata nei confronti delle problematiche del Servizio Idrico Integrato e non posso non ricordare a voi tutti come il nuovo disegno di governance dell’acqua abbia consentito alla stessa Regione ed ai Comuni di risparmiare le consistenti risorse aggiuntive che prima, attraverso mille diversi rivoli, affluivano nel mare magnum della gestione della risorsa idrica”.

“Alla fine – ha concluso Mitidieri – consentitemi di spendere due parole sull’impianto che oggi ci ospita. Il potabilizzatore del Camastra, infatti, è un ulteriore tassello che rende sempre più lucano il complesso e articolato processo di distribuzione dell’acqua. È vero la gestione dell’impianto del Camastra ci pone davanti a ulteriori responsabilità nei confronti dei nostri utenti ma è vero anche che tanta è la gratificazione di aver reso lucana anche la gestione di un impianto costruito su territorio lucano per i lucani”.

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