Accordi di filiera pastai-agricoltori, intevento della Cia

Accordi di filiera pastai-agricoltori, stoccaggio differenziato del grano duro, ricerca per la realizzazione di sementi adatte a valorizzare il territorio e l’agricoltura locale: sono alcune delle soluzioni proposte nel protocollo d’intesa per valorizzare il grano duro italiano sottoscritto da Aidepi, Alleanza delle cooperative Agroalimentari, Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Italmopa. Questo quanto comunicato in una nota stampa di Cia Basilicata. 
“Nel Patto di filiera – si legge-  ci sono anche pastifici e aziende cerealicole della Basilicata. È il caso, per esempio, dei contratti di coltivazione tra pastai e agricoltori: applicati per la prima volta 10 anni fa e ormai sempre più adottati con reciproca soddisfazione di aziende della pasta e mondo agricolo, garantendo agli uni grano “giusto” per la produzione di spaghetti &co e agli altri una remunerazione commisurata al raggiungimento di standard qualitativi. Non solo agli agricoltori viene garantito un prezzo minimo di vendita – prosegue la nota-  ma anche diversi bonus in base al raggiungimento di determinati standard, che portano la valutazione del grano fino ad un 20% superiore rispetto al prezzo di mercato. E sono tante anche le collaborazioni attivate con centri di ricerca specializzati e società sementiere per lavorare sulle migliori varietà di grano italiano da mettere a disposizione degli agricoltori italiani.
Per Cinzia Pagni, vicepresidente vicario Cia-Agricoltori Italiani “la pasta italiana rappresenta l’eccellenza del made in Italy e ha bisogno di una filiera forte e organizzata per poter competere al meglio nei mercati nazionali e internazionali. Il protocollo di intesa segna un punto importante per rilanciare la filiera grano duro/pasta simbolo di qualità e di successo dell’Italia nel mondo”.

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