L'Aula del Senato ha approvato la ratifica della Convenzione di Lanzarote per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale. Il ddl inasprisce le sanzioni per reati di pedofilia, prostituzione minorile, adescamento e corruzione di minorenni, maltrattamenti in famiglia, spettacoli pornografici in cui sono coinvolti minorenni. La senatrice del Pd Maria Antezza che si è occupata in diverse sedi del problema dello sfruttamento e degli abusi nei confronti di minori, ha dichiarato:
"L'approvazione del ddl di ratifica della convenzione di Lanzarote è un fatto molto importante. Si tratta, infatti, di una legge che coniuga due aspetti della violenza contro i minori: l'abuso contro una persona in evoluzione e lo sfruttamento sessuale a scopo di lucro". "Voglio sottolineare – ha precisato la parlamentare – che il nostro Paese ha avuto un ruolo fondamentale nella stesura della Convenzione di Lanzarote, ponendosi in prima linea nella legislazione a tutela dei minori e nel contrasto alla violenza ed allo sfruttamento sessuale. Chi commette reati tanto gravi avrà un inasprimento delle pene, saranno fissate nuove fattispecie di reato, sarà introdotta la decadenza della potestà genitoriale come pena per le mutilazioni genitali femminili. E ancora, altri punti essenziali: l'introduzione della banca dati presso il Ministero dell'interno, il raddoppio dei termini di prescrizione ed il gratuito patrocinio, che è importante per rompere l'isolamento e far diventare il minore, indipendentemente dal reddito, un soggetto da proteggere. E' un traguardo molto positivo anche perché l'approvazione del ddl di ratifica della convenzione di Lanzarote contro lo sfruttamento sessuale dei minori ha consentito di approvare inoltre una modifica del reato di maltrattamenti in famiglia, previsto dall'articolo 572 del codice penale, introducendo uno strumento importante di contrasto agli abusi in ambito familiare e nell'ambito delle convivenze più volte sollecitato dal Partito democratico. E' evidente che tra le varie forme di violenza gli abusi contro i minori, di tipo psicologico o sessuale, sono tra i più deprecabili e condannabili. Nella famiglia deve valere il principio secondo cui il bambino è un figlio, ma è soprattutto, dopo la Convenzione delle Nazioni Unite del 1989, un cittadino, e quindi la comunità lo deve tutelare anche dalla violenza che viene perpetrata in famiglia. Il fatto che la violenza venga compiuta in famiglia non deve essere un'attenuante bensì un'aggravante".
(bas – 04)