(Artè) Montescaglioso (Mt) – Si conclude la prima edizione di “Per Crucem ad Lucem”, progetto ideato dalla locale Parrocchia Chiesa Madre di Montescaglioso, guidata dall'Arciprete don Vittorio Martinelli e dal Coro Polifonico Parrocchiale. L'ultimo atto è stato caratterizzato dalla Processione dei Misteri che probabilmente affonda le proprie radici nella dominazione spagnola.
Dalle chiese escono le statue dei Misteri corrispondenti grosso modo alle stazioni della Via Crucis. Al rito partecipano le quattro confraternite di Montescaglioso, con una o più statue. La prima ad essere portata fuori è quella della Madonna Addolorata. La statua procede verso le altre chiese dove vengono prelevate varie raffigurazioni del Cristo: legato alla colonna; soccorso dalla Veronica; incoronato Re con la canna tra le mani; crocifisso; disteso morto; tra le braccia di Maria. Chiude l'Addolorata seguita dalla celebre banda di Montescaglioso che nell'occasione intona ovviamente solo marce funebri. Dal Giovedì Santo tutte le campane tacciono e durante la processione del Venerdì risuona solo il sordo taccheggiare del “trozzl”, uno strumento in legno, sbattuto dal priore della confraternita a cadenzare il passo del lungo corteo.
Le confraternite vestono l'abito tradizionale e solo in questa occasione i confratelli coprono il volto con il cappuccio a punta, mentre i portatori della croce e delle lampade cingono anche una corona di spine. Sono “l' mamun”, che intimoriscono i più piccoli.
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