Matera protagonista dell’innovazione responsabile. Sei degli otto membri del gruppo di ricerca di PBR Fashion provengono dalla città dei Sassi, e oggi festeggiano un traguardo prestigioso: il secondo posto al Premio Aretè 2025, nella categoria “Intelligenze, AI, persone, economie”. Un riconoscimento che celebra la comunicazione responsabile e l’impegno verso la sostenibilità, promosso da Nuvolaverde in collaborazione con il Salone della CSR e dell’innovazione sociale.
Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Politecnico di Milano e iInformatica Srl, si inserisce nel programma MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile, finanziato dal MUR con fondi PNRR. PBR Fashion unisce tecnologia avanzata e valorizzazione del Made in Italy, offrendo una soluzione concreta contro la contraffazione e per una customer experience più immersiva e sicura. Nel cuore del progetto ci sono due innovazioni: modelli 3D ad alta fedeltà, basati su tecnologia Physically Based Rendering (PBR), capaci di riprodurre digitalmente texture, materiali e rifrazioni della luce con straordinaria precisione, ed etichette 4D intelligenti, realizzate con materiali “stimuli-responsive”, in grado di reagire a sollecitazioni fisiche o ambientali e facilmente autenticabili tramite smartphone. Due strumenti che rendono abiti e accessori difficili da replicare, proteggendo i consumatori e valorizzando l’autenticità del prodotto italiano.
“Raggiungere il podio del Premio Aretè rappresenta per noi un riconoscimento di grande valore, che ci onora e ci sprona a proseguire con maggiore determinazione”, ha dichiarato Vito Santarcangelo, ricercatore e portavoce del team, che insieme ad Alessandro D’Alcantara ha ritirato il premio. “Abbiamo dedicato oltre 3.500 ore di studio e applicazioni pratiche per rivoluzionare la presentazione dei prodotti Made in Italy negli e-commerce”. Un risultato che conferma il ruolo centrale della ricerca lucana nel panorama nazionale dell’innovazione responsabile. “Il progetto PBR Fashion dimostra come sia possibile coniugare tradizione e futuro, mettendo il digitale al servizio del Made in Italy”, ha commentato Roberto Merlo, Direttore Generale e Program Research Manager di MICS. “Sostenere iniziative come questa significa investire nella valorizzazione del patrimonio creativo e produttivo italiano”.