NEXT GENERATION, UN PORTALE PER I GIOVANI

Interazione tra Giovani ed Istituzione

Con la presenza dei veri protagonisti dello sviluppo totale che riguarda i settori fondamentali e trainanti della società, analizzati obiettivi e modalità del Progetto “Next Generation” fatto proprio anche dal Consiglio regionale. Simone Carcuro, alunno del Liceo Scientifico Galilei, Giuditta Molinari alunna presso il Liceo Classico Quinto Orazio Flacco, Giulio Pedota del Liceo Scientico Galileo Galilei e Donato Telesca studente del Liceo Walter Gropius, nostri interlocutori anche in qualità di parte attiva del Progetto “Next Generation – Bas”. Ci hanno guidato lungo il percorso di cui sono protagonisti e che dovrà indirizzare il futuro della loro generazione, ma anche quello dell’intera società e del complessivo apparato istituzionale e concernente i vari territori con i cittadini che diventano propositori e non più semplici esecutori. “Esprimiamo sincera gratitudine per quanto realizzato – hanno esplicitato i giovani – all'intero Ufficio scolastico regionale, in particolare alla dott.ssa, Claudia D'Atena, per l'attenzione autentica ed il supporto costante che sempre riserva alle rappresentanze studentesche ed alla prof.ssa Barbara Coviello, per rendere quotidianamente ancor più stimolante e formativa l'esperienza delle Consulte Studentesche Lucane, assicurando loro una guida lungimirante e foriera di progettualità innovative e all'avanguardia. Grande gratitudine – continuano i giovani – alla Presidenza del Consiglio regionale nella figura del presidente, Carmine Cicala, per aver reso le istituzioni regionali una casa aperta alle istanze dei più giovani, all'agenzia di Stampa del Consiglio regionale ‘Consiglio Informa’”.

Un portale che intende essere uno spazio di informazione e interazione tra giovani e istituzioni locali su temi quali opportunità nella Comunità europea, lavoro terzo settore, transizione ecologica e digitale. E’ la proposta frutto dei quattro tavoli di dialogo con esperti, rappresentanti istituzionali, mondo imprenditoriale ed accademico, associazioni di settore, che i giovani di “Next Generation: costruttori di futuro”, hanno presentato in Consiglio regionale. E’ stato l’ultimo step di una iniziativa promossa da Consiglio regionale della Basilicata, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e con la partecipazione delle Consulte provinciali degli studenti di Potenza e Matera, nell’ambito dell’anno europeo dei giovani. Una iniziativa, quella del “Next Generation: costruttori di futuro”, che rafforza quello che è il senso alto di un percorso di cittadinanza attiva che vuole stimolare nei ragazzi la consapevolezza dei diritti e dei doveri che connotano una società democratica, investendo sul concetto che non si dà democrazia se non la si coltiva. Un percorso portato avanti con metodologia moderne, non soltanto lezioni frontali, ma tavoli tematici, incontri coinvolgenti, e che ha contribuito a far avvicinare i giovani alle istituzioni. La ricerca nazionale ed internazionale ha mostrato come il modello tradizionale di spazio di apprendimento non sia oggi più in linea con le esigenze didattiche e formative delle studentesse e degli studenti rispetto alle sfide poste dai cambiamenti culturali, sociali, economici, scientifici e tecnologici del mondo contemporaneo, proponendo “ambienti di apprendimento innovativi” connessi ad una visione pedagogica che mette al centro l’attività didattica e le studentesse e gli studenti, secondo principi di flessibilità, di molteplicità di funzioni, di collaborazione, di inclusione, di apertura e di utilizzo della tecnologia. Il concetto di ambiente è connesso all’idea di “ecosistema di apprendimento” formato dall’incrocio di luoghi, tempi, persona, attività didattiche, strumenti e risorse. Non sono sufficienti, dunque, solo lo spazio e la tecnologia per creare un ambiente innovativo, ma sono fondamentali la formazione, l’organizzazione del tempo e le metodologie didattiche. La responsabilità e la capacità di abilitare lo spazio alla pedagogia e di trasformarlo in “ambiente di apprendimento” richiedono il coinvolgimento attivo dell’intera comunità scolastica per rendere sostenibile il processo di transizione verso un più efficace modello informativo ed educativo.

Il portale informativo/interattivo Next Generation Bas

Il portale “Next Generation Bas” nasce dal confronto tra giovani, esperti e istituzioni avvenuto in occasione del progetto “Next Generation: costruttori di futuro” organizzato dal Consiglio regionale della Basilicata. Questo portale intende essere uno spazio di informazione e interazione tra giovani e istituzioni locali sui seguenti temi: Opportunità nella Comunità Europea; Lavoro; Terzo Settore; Transizioni Ecologica e Digitale. La finalità è quella di creare un sito internet a cui possano liberamente accedere tutti i giovani della regione e che abbia come obiettivi: Informare sulle politiche messe in campo dalla Regione Basilicata; Garantire ai giovani lucani la possibilità di interagire in maniera diretta con le istituzioni locali; Svolgere attività di sensibilizzazione e di informazione rispetto ad iniziative e attività organizzate sul territorio; Valorizzare le peculiarità e le ricchezze del territorio; Dare ai giovani la possibilità di instaurare un contatto diretto con esperti e professionisti dei vari settori.

Per quanto concerne l’Informazione, rispetto agli specifici ambiti sopra elencati, tale portale dovrà occuparsi per le Opportunità nella Comunità Europea di: pubblicizzare progetti realizzati con i Fondi Comunitari; pubblicizzare progetti di formazione e stage lavorativi all’interno del territorio europeo; informare su bandi di partecipazione a progetti di Erasmus. Su questo specifico tema il portale dovrà mirare anche a fornire le indicazioni necessarie per l’accesso e la fruizione di questi servizi.  Per il Lavoro di:  svolgere attività di orientamento al lavoro in cui si possano dare alle giovani generazioni gli strumenti adeguati per entrare in maniera consapevole nel mercato del lavoro; pubblicizzare progetti di stage aziendali e formazione professionale; garantire la possibilità di incrociare domanda ed offerta di lavoro mettendo in relazione giovani e imprese;  svolgere attività di mentorship e tutoraggio rispetto alla creazione di un curriculum e alla ricerca di opportunità occupazionali; informare rispetto alle professionalità più richieste nel territorio locale. Per il Terzo Settore di: svolgere attività di sensibilizzazione. Pubblicizzare iniziative di solidarietà in modo tale da aumentare il numero di cittadini coinvolti all’interno delle stesse. Per le Transizioni Digitale e Ecologica di: pubblicare contenuti formativi rispetto all’utilizzo e alle potenzialità delle nuove tecnologie; svolgere attività di sensibilizzazione rispetto al tema dei consumi e degli sprechi; pubblicizzare iniziative ecosolidali.

Per quanto concerne l’Interazione, il portale dovrà garantire: uno spazio in cui i giovani possano formulare domande e richiedere chiarimenti sui diversi contenuti; la possibilità per i giovani di interagire direttamente con esperti e professionisti dei vari settori.

In definitiva, il portale “Next Generation Bas” sarebbe, quindi, lo strumento di cui la Regione Basilicata si dota per coinvolgere maggiormente le giovani generazioni nelle scelte e nelle opportunità messe in campo su temi centrali per il loro futuro e offrire loro maggiori opportunità nel territorio locale. Ciò risulterebbe estremamente utile anche al fine di ampliare il bagaglio delle conoscenze e delle competenze delle giovani generazioni, coerentemente alla scelta della Commissione europea di dedicare l’anno 2023 proprio alle competenze. Il progetto “Next Generation: costruttori di futuro”, promosso dal Consiglio regionale della Basilicata in collaborazione, con l’Ufficio Scolastico regionale, rappresenta una valida opportunità di sviluppo e di rivalsa per le giovani generazioni e per il territorio lucano. L’Unione Europea, in occasione dell’anno europeo dei giovani, ha stanziato in favore delle istituzioni regionali una serie di finanziamenti per la realizzazione di progetti e bandi affinché i giovani possano fare esperienze di lavoro, di studio e di approfondimento nel panorama internazionale ed europeo.

“Europa delle opportunità”, infatti, deve significare, per i giovani, soprattutto istruzione e lavoro, due temi che possono e devono essere declinati secondo i concetti di mobilità, multilinguismo, competenze digitali e partecipazione. Per mobilità si intende la possibilità di vivere un periodo di formazione all’estero, attraverso scambi culturali, stage di lavoro e programmi di studio; fare queste esperienze è essenziale per lo studente perché gli permette di allargare la propria visione e i propri orizzonti culturali, di crescere confrontandosi con modus pensandi e modus operandi differenti, di ampliare e arricchire il proprio bagaglio delle competenze in maniera concreta e pratica. Strettamente connesso al tema della mobilità vi è quello del multilinguismo, ovvero la capacità di comunicare in più lingue in modo chiaro e comprensibile: la carenza di una tale “skill” è limitante in un’esperienza all’estero. Allo stesso tempo, però, imparare da un punto di vista puramente nozionistico una lingua risulta riduttivo se non si affianca al puro apprendimento anche un periodo in cui poter vivere fisicamente gli usi, i costumi e le peculiarità di un Paese straniero. Ecco perché, a latere rispetto all’organizzazione di corsi di lingua nelle scuole, è opportuno dare agli studenti, al termine del corso stesso, la possibilità di muoversi all’interno della comunità europea per realizzare per alcuni mesi percorsi di studio e/o di lavoro. Per essere pienamente padroni di una visione europeista e consapevoli delle possibilità che l’Europa offre alle giovani generazioni non basta viaggiare e conoscere più di una lingua. E’ fondamentale avere, anche, piena contezza dei differenti usi e delle svariate potenzialità che offrono oggi le strumentazioni digitali, in modo tale da poter entrare in contatto diretto con i canali di comunicazione dell’Unione Europea, che veicolano offerte di lavoro e bandi in diversi ambiti, e poter utilizzare dispositivi e piattaforme digitali per accrescere ulteriormente il proprio bagaglio culturale. Ecco perché negli anni della formazione è estremamente necessario organizzare corsi per educare i giovani ad una cultura digitale e quindi ad un uso consapevole e produttivo dei “devices” e degli apparecchi elettronici. Infine, nell’analisi di un’Europa che si ponga come punto di riferimento per il futuro delle nuove generazioni, non può mancare la questione della partecipazione attiva dei giovani alla vita politica e culturale della comunità.

C’è il bisogno di interrogarsi su come coinvolgere e motivare i ragazzi nell’interessarsi all’attualità, riflettendo e acquisendo un senso critico rispetto agli eventi contemporanei. Un grande ruolo in questo processo lo riveste la scuola, ma se mancano gli stimoli da parte delle istituzioni politiche lo sforzo delle istituzioni scolastiche rischia di risultare insufficiente: partendo anche dalle ore di educazione civica, spazio importante di discussione e analisi all’interno del programma scolastico. E’ necessario formare i docenti sulle tematiche culturali, politiche e sociali trattate e incentivare nelle scuole iniziative volte alla trasmissione di una cultura identitaria europea e alla formazione di una coscienza politica negli studenti; in aggiunta, anche i momenti dei percorsi PCTO, ex alternanza scuola-lavoro, possono essere utilizzati per attività realizzate in collaborazione con associazioni, enti pubblici e/o privati, istituzioni, centri di ricerca che possano permettere allo studente di trovare opportunità occupazionali all’interno del contesto europeo e di apprendere i meccanismi di funzionamento e i compiti delle istituzioni europee, analizzando le dinamiche della cooperazione fra stati e della diplomazia internazionale. Tutto ciò rappresenta, in breve, quello che noi giovani cerchiamo all’interno di un’Europa che sia in grado di aprirci prospettive nel campo dell’apprendimento e, di conseguenza, nel campo lavorativo. Ovviamente, per garantire un coinvolgimento ampio e capillare rispetto alle opportunità messe in campo dall’Unione Europea, è necessario rafforzare e rendere più efficace la rete di comunicazione tra istituzioni centrali e terminali periferici, istituzioni locali e scuole in particolare, così da garantire un’ampia diffusione e accesso concreto ai numerosi bandi, progetti, attività proposti. Contemporaneamente, è di primaria importanza consolidare un rapporto di reciproco ascolto e di reciproco scambio tra giovani e istituzioni, perché la politica possa davvero venire incontro alle esigenze delle future generazioni e i giovani possano imparare a guardare ad esse con rispetto e fiducia. Solo informandosi si può comprendere e solo ascoltando si può crescere ed arricchire il proprio punto di vista. E’ con il confronto che si genera consapevolezza, oggi più che mai essenziale per costruire il proprio futuro ponendo le basi nel proprio presente.

 

 

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