Il portavoce dell’Unità di crisi sanitaria in Basilicata ha posto l’attenzione sulla mancata attuazione dell’art.10 legge di bilancio della Regione che prevedeva risorse aggiuntive per prestazioni extra budget rese da strutture private accreditate
La terza Commissione consiliare, presieduta da Piergiorio Quarto (FdI), ha audito oggi Michele Cataldi, presidente e portavoce dell’Unità di crisi sanitaria in Basilicata che ha posto l’attenzione sulla mancata attuazione dell’art.10 della legge di bilancio della Regione Basilicata che prevedeva risorse aggiuntive per prestazioni extra budget rese da strutture private accreditate. Cataldi, che già nella giornata di ieri, durante i lavori della seconda Commissione, aveva sottolineato lo stato di disagio in cui versano le strutture private accreditate, soprattutto, quelle più piccole, ha formulato la richiesta avanzata in quella sede, tesa ad istituire una consulta che possa interloquire celermente con la Giunta regionale sulla problematica.
Cataldi ha ricordato che l’articolo 10 della legge di Bilancio fu fortemente voluto non solo dall’unità di Crisi ma dall’intero Consiglio regionale della Basilicata per risolvere la crisi in maniera tempestiva, “ma, ad oggi – ha sottolineato – siamo al nulla. Non sappiamo cosa voglia fare la Regione e la situazione sta assumendo contorni davvero preoccupanti per le strutture e per i pazienti”.
Il consigliere Braia (Iv-Re) ha proposto di portare all’attenzione dell’assessore alla Sanità che sarà audito domani sull’assestamento del bilancio di previsione finanziario per il triennio ‘23/25 della Regione Basilicata, la questione. Proposta prontamente accolta dal presidente Quarto.