Il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza di Basilicata lo chiede con una missiva rivolta, tra gli altri, al Presidente della Regione Basilicata, ai Prefetti di Potenza e Matera e al Ministro della Salute
“Le scuole paritarie in Italia sono 12.000, con oltre 900.000 alunni e 180.000 dipendenti. In Basilicata le scuole paritarie sono circa 50 con un numero di alunni superiore a 2.000 e con 200 dipendenti. La situazione sanitaria che stiamo vivendo ha fatto emergere, però, le difficoltà del sistema scolastico e delle famiglie”. Lo rileva il Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza di Basilicata, Vincenzo Giuliano che ha richiesto interventi urgenti per scongiurare la chiusura in Basilicata delle scuole paritarie in una lettera inviata al Presidente della Regione Basilicata, ai Prefetti di Potenza e Matera, al Ministro della Salute, ai parlamentari lucani, all'Assessore alle Politiche della Persona e all'Assessore alla Formazione e all'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza.
“In Italia – scrive Giuliano – il 30% delle scuole paritarie rischiano la chiusura; 300.000 alunni si riverseranno nella scuola pubblica con un costo per il sistema Stato di 2,4 miliardi di euro. Infatti allo Stato un bambino che frequenta la scuola dell'infanzia costa 8.000 euro l'anno mentre un bambino che frequenta la scuola dell'infanzia paritaria costa 600 euro. Nel Decreto Rilancio per gli alunni delle scuole paritarie e per le loro famiglie nulla è stato previsto. Da qui l’urgenza di prevedere adeguate risorse per garantire la continuità dei servizi resi ai bambini.
Nel mentre, si sollecita altresì che il diritto di scelta dei servizi è uno degli obiettivi da perseguire per realizzare l’integrazione sociale delle persone con disabilità. Negli ultimi anni l’Italia ha fatto registrare un sensibile incremento del numero di alunni con disabilità. Se la presenza di alunni con disabilità è infatti aumentata in termini assoluti in tutta la scuola italiana, gli alunni con disabilità frequentanti le scuole paritarie registrano da anni un incremento ancora più significativo.
Sempre più famiglie, nonostante le difficoltà economiche che questo comporta, scelgono le scuole paritarie per l’accoglienza e la formazione assicurate ai propri figli. Lo Stato, però, se ne fa carico per intero delle somme occorrenti per dar a ciascun ragazzo l’insegnante mentre nelle paritarie l’insegnante di sostegno a totale carico dell’Ente gestore delle scuole paritarie e di conseguenza delle famiglie che hanno iscritto i loro figli presso queste scuole. La disabilità deve essere riconosciuta per intero a prescindere dalla scelta del tipo di scuola: pubblica o paritaria.
Ciò considerato, chiedo alle SS.LL., ciascuno per quanto di precipua competenza, di porre in essere ogni utile iniziativa per il superamento delle problematiche sopra evidenziate”.