Negli incontri organizzati dal garante dell’infanzia in collaborazione con il Tribunale dei minori e rappresentanti del progetto Fami, è stata ribadita la necessità “di puntare sulla formazione delle famiglie e sulla figura del tutore legale dei minori”
Promuovere buone pratiche per migliorare la rete di assistenza ai minori e pubblicizzare il corso di formazione per tutori legali. Sono gli obiettivi dei due incontri svolti nei giorni scorsi a Matera e Potenza, dal garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza Vincenzo Giuliano in collaborazione con il Tribunale dei minori di Potenza e rappresentanti del progetto Fami (Fondo asilo, migrazione, integrazione). Hanno preso parte alle iniziative gli attori principali della rete di solidarietà impegnata sul territorio.<br /><br />Insieme ai rappresentati del progetto Fami, Giuseppe Marino e Angela Bitonti, Giuliano ha incontrato, nella Città dei Sassi, il vescovo Monsignor Caiazzo, la direttrice della Caritas Diocesana di Matera, Anna Maria Cammisa e la responsabile del Servizi Sociali del Comune di Matera, Caterina Rotondaro mentre a Potenza il Csv di Basilicata (Centro servizi volontariato) con la sua direttrice Tina Paggi.<br /><br />Giuliano ha spiegato “l’importanza del confronto e del dialogo con chi è impegnato in prima linea nell’accogliere le istanze della comunità, ed in particolare delle famiglie con minori, affinché si possa diffondere la conoscenza dei diritti di bambini e adolescenti”.<br /><br />“La Basilicata – ha sottolineato – si attesta ai primi posti per quanto riguarda l’assistenza ai minori da parte delle famiglie. Le cure e le amorevoli attenzioni nei confronti di bambini e adolescenti, però, devono essere accompagnate da una maggiore conoscenza di quelli che sono i diritti dei minori. Sarebbe bello se riuscissimo a dare a queste famiglie gli strumenti e le informazioni necessarie per avere più consapevolezza del ruolo che i grandi possono avere nel percorso di crescita dei più piccoli. Per questo – ha concluso – c’è la necessità di fare rete ma anche quella di puntare sulla figura dei tutori legali dei minori”.