Uil Fpl: Regione convochi subito il sindacato

La Uil Fpl in una nota ribadisce la sua preoccupazione “per la confusione e lo stallo in cui versa l’amministrazione regionale che, invece, necessita di essere ripensata profondamente”.
“La fresca nomina dei dirigenti generali – si legge ancora – è un atto dovuto, a cui auguriamo un buon lavoro, ma che non è ancora sufficiente ad iniziare il complesso processo di ridefinizione programmatica della governance territoriale, dei dipartimenti e degli uffici. Occorre che la politica regionale comprenda fino in fondo l’importanza strategica del ruolo che la pubblica amministrazione riveste per la società e l’economia della Basilicata e si ripieghi con serietà su un concreto e reale cambiamento che risulta sempre più impellente. Tante questioni sono sul tappeto".
"Serve un governo del personale – aggiunge il sindacato – che si dedichi con oculatezza alla  mobilità ed all’utilizzo razionale dei lavoratori, scongiurando la confusione a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni, anche a causa di pseudo riforme che hanno destrutturato apparati e competenze in modo superficiale ed irresponsabile. Le molteplici e contraddittorie notizie che ogni giorno riportano gli organi di informazione, da ultima quella su una proposta di abolire il ruolo unico del personale, dimostrano uno stato confusionale e la mancanza di un progetto su come ripensare l’amministrazione pubblica nella nostra regione. Occorre uscire subito dalla palude. La UIL FPL è pronta al confronto e chiede con forza che si riapra la contrattazione decentrata, che non è un fardello inutile e né un capriccio dei sindacati ma un elemento sostanziale della nostra democrazia, laddove la tutela dei diritti dei lavoratori deve coniugarsi con quella dei cittadini ad una pubblica amministrazione che funzioni anche in una piccola regione del Sud. Si convochi subito la delegazione trattante e non si sprechi altro tempo in iniziative unilaterali che si avvitano attorno all’autoreferenzialità della politica anziché rispondere all’interesse generale”.

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