Ciclovie, Leggieri: creare rete su territorio regionale

Il consigliere del M5s chiede confronto a Guarino e Merra su divieti transito a biciclette e motocicli sulle provinciali negli ultimi mesi e un tavolo sulle potenzialità e le criticità dei circa 2600 chilometri di strade della Provincia di Potenza

&ldquo;Ho deciso di rivolgermi al presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino e all&rsquo;assessore alle infrastrutture della Regione Basilicata, Donatella Merra per richiedere chiarimenti e un incontro sui divieti di transito a biciclette e motocicli delle strade provinciali registrati negli ultimi mesi e per avviare un tavolo con focus sulle potenzialit&agrave; e le criticit&agrave; dei circa 2600 chilometri di strade della Provincia di Potenza&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto afferma il consigliere regionale del M5s, Gianni Leggieri che aggiunge: &ldquo;Negli ultimi mesi sulle strade provinciali della Basilicata, quelle che pi&ugrave; si prestano a essere percorse dai ciclisti lucani e che allo stesso tempo attraggono tanti cicloturisti da tutta Italia ed Europa, sono stati riscontrati e segnalati diversi divieti di transito a biciclette e motocicli. Ad esempio si segnala che la zona sud della regione (Sinni-Pollino-lagonegrese) &egrave; quasi totalmente interdetta alle bici. Negli ultimi giorni si &egrave; aggiunta la notizia del divieto imposto per la strada Sp ex Ss 401 che porta ai laghi di Monticchio, per ora non definitivamente riaperta&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In qualit&agrave; di consigliere regionale &ndash; continua – mi chiedo e vi chiedo per quali ragioni la provincia continui a usare questa tipologia di provvedimento che va a interessare numerose strade lucane, che potrebbero essere sfruttate per migliorare le offerte di turismo lento e sostenibile e per dare uno slancio alla viabilit&agrave; interna, da decenni martoriata. I 2600 chilometri che costituiscono la rete di strade della Provincia di Potenza rappresentano un patrimonio di immenso valore, un vero e proprio attrattore, le cui potenzialit&agrave; vanno assolutamente messe a frutto. Voglio ricordare che l&rsquo;indotto del cicloturismo in Europa genera un fatturato di 12 miliardi di euro all&rsquo;anno (2012) ed &egrave; un settore in forte crescita. Ovviamente la gran percentuale di questi dati &egrave; concentrata negli Stati che pi&ugrave; investono e credono in questa risorsa (Germania, Olanda, Danimarca etc.)&rdquo;.<br /><br />&ldquo;&Egrave; assolutamente necessario &ndash; dice Leggieri – convocare un incontro per fare il punto della situazione e aprire un tavolo permanente con la partecipazione anche delle associazioni Fiab lucane. Un tavolo che si occupi di viabilit&agrave; interna e di come mettere a sistema le potenzialit&agrave; dei 2600 chilometri di strade provinciali. Io, il gruppo del M5s Basilicata in collaborazione con l&rsquo;associazione Ciclostile Fiab Potenza crediamo che sia necessario avere una visione sistemica e lavorare su un&rsquo;idea concreta che noi abbiamo gi&agrave; inserito nel Piano regionale dei trasporti approvato nel 2016. Il piano, nel capitolo dedicato agli interventi in favore della mobilit&agrave; ciclistica, ha recepito le osservazioni presentate dalle associazioni Fiab. Il risultato &egrave; stato un ottimo esempio di collaborazione tra istituzioni e associazioni, che di fatto conoscono il territorio e le conseguenti potenzialit&agrave; e criticit&agrave; in fatto di mobilit&agrave; ciclistica&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il piano &ndash; aggiunge – individua le priorit&agrave; di intervento privilegiando le opere gi&agrave; finanziate (ciclovia dell&rsquo;acquedotto pugliese, ciclovia del golfo di Taranto tratto Bernalda-Nova Siri e ciclovia Lagonegro Rotonda), ammettendo a finanziamento altre opere a basso costo. La proposta delle associazioni ha come obiettivo finale la creazione di una rete di ciclovie diffusa sul territorio regionale che faccia anche da collegamento con le regioni limitrofe. Il sistema di ciclovie richiede interventi a basso costo poich&eacute; utilizza le tante strade gi&agrave; esistenti (provinciali, statali a basso traffico, interpoderali) con un tasso di traffico automobilistico molto basso e che nella maggior parte dei casi necessitano solo di opportuna segnaletica verticale supportata da adeguata diffusione e comunicazione mediatica&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Auspicabile sarebbe anche &ndash; conclude Leggieri – la riconversione delle tante tratte ferroviarie dismesse in piste ciclopedonali, seguendo i virtuosi e riusciti esempi ormai diffusi in tutta Europa. La riconversione dei principali tratti ferroviari dismessi &egrave; alla base di una proposta &lsquo;figlia&rsquo; di ciclOstile, che darebbe vita alla realizzazione del pi&ugrave; spettacolare degli itinerari cicloturistici: La Ciclovia delle 3 ferrovie. La ciclovia percorre idealmente (in attesa che i cosiddetti &lsquo;rami secchi&rsquo; ritornino a fiorire nel loro originario splendore tramite il recupero e la riconversione) i tre tratti di ferrovie Calabro lucane Potenza &ndash; Laurenzana, Marsico Nuovo &ndash; Atena Lucana, Lagonegro &ndash; Spezzano Albanese (per un totale di circa 150 km su tratti ferroviari). Laddove non sono percorribili li costeggia, perdendone a volte le tracce per poi recuperarle in una continua, interessantissima, ricerca. Tali interventi andrebbero a favorire il turismo sostenibile generando microeconomia diffusa su tutto il territorio e una modalit&agrave; di sviluppo locale&rdquo;.<br />

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