Il presidente della terza commissione ha partecipato a Lavello alla manifestazione promossa da Coldiretti Basilicata
“La diga del Rendina, opera incompiuta da anni, è uno dei tanti esempi del mancato sviluppo della Basilicata e di uno dei suoi comparti primari, ossia quello agricolo”.<br /><br />Lo ha evidenziato il presidente della terza Commissione consiliare permanente (Attività produttive, territorio), Piergiorgio Quarto (Bp), partecipando a Lavello, alla manifestazione promossa da Coldiretti Basilicata.<br /><br />“Nel programma politico messo in campo dalla coalizione di centrodestra – ha aggiunto – si è data importanza primaria alla ricchezza dell’acqua come elemento fondamentale da salvaguardare in primo luogo per i cittadini, per un uso potabile, e poi per l’agricoltura, dove diventa un prerequisito fondamentale per produrre cibo di qualità. E questo, dopo oltre venti anni di abbandono da parte della vecchia politica che non ha saputo mettere in campo progetti che fossero in grado di intercettare l’acqua e immagazzinarla quando piove e distribuirla in maniera efficiente ed efficace per le imprese agricole”.<br /><br />“La giornata di oggi, promossa dalla Coldiretti, cha da anni attenziona la risorsa acqua come elemento fondamentale di competitività delle imprese agricole – ha detto Quarto – ha trovato nella politica di centrodestra una capacità sinergica tra la Regione Basilicata e l’opportunità di svincolare risorse economiche rivenienti dal ministero dell’agricoltura e da quello delle Infrastrutture”.<br /><br />“L’esempio della diga del Rendina – ha concluso – porterà a breve ad ottenere i primi finanziamenti necessari per sbloccare e quindi invasare l’acqua dopo 27 anni di abbandono. In questo sicuramente un plauso all’assessorato regionale all’agricoltura e a quello alle infrastrutture che stanno, con caparbietà, insieme alla Coldiretti e al Consorzio di bonifica, creando le condizioni per l’utilizzo di questa importante infrastruttura in un territorio di grande importanza agricola e produttiva”.