Per il consigliere regionale “è più che fondata la preoccupazione per lo sforamento dei valori del triaolometano accertato dall’Arpab in queste ore”
“L’ordinanza del sindaco di Policoro che vieta l’uso e il consumo dell’acqua erogata in città dall’Acquedotto lucano a scopo potabile sta creando forti disagi che solo il sindaco non vede ed introduce interrogativi preoccupanti e giustificati nella cittadinanza sull’acqua bevuta sinora, vale a dire prima dell’efficacia dell’ordinanza”.<br /><br />Lo afferma il consigliere regionale Paolo Castelluccio, per il quale “è più che fondata la preoccupazione per lo sforamento dei valori del triaolometano accertato dall’Arpab in queste ore. Gli esercizi pubblici, in particolare i bar, sono quelli più colpiti, ma non sono gli unici utenti di Acquedotto lucano penalizzati”.<br /><br />“Ci mancherebbe – aggiunge – che l’ospedale e le mense scolastiche risentissero dell’interruzione idrica come il sindaco riferisce giudicandolo un fatto positivo. Bisogna invece fare chiarezza e su questo impegneremo l’Arpab su quanto è realmente accaduto e contestualmente sulle azioni messe in campo per il controllo costante dell’acqua potabile e sull’uso di prodotti disinfettanti che, secondo le prime informazioni, hanno influito negativamente sulla salubrità dell’acqua. La presenza di autobotti e la distribuzione di sacchetti di acqua potabile, pur tenendo conto dell’eccezionalità della situazione, non sono certo un bel biglietto da visita per una città che si candida a diventare la seconda città dopo Matera per attrazione di turisti”.<br /><br />“La vicenda – secondo Castelluccio – richiama la necessità di una presenza rafforzata in uomini e strumenti in città dell’Arpab tenuto conto che qui l’habitat ambientale è l’elemento essenziale per garantire i valori salutistici che sono alla base della vacanza benessere in riva allo Jonio. Anche da Acquedotto lucano, per il quale in queste settimane la stampa ha riferito l’intenzione del presidente Pittella di procedere al rinnovo dell’amministratore, ci aspettiamo chiarezza e trasparenza perché non è pensabile che si scarichi ogni responsabilità sull’Arpab. E i cittadini hanno ragione nel protestare per le bollette care pagate per un servizio inadeguato”.<br /><br />L.C.<br />