Romaniello: aprire vie legali per accesso a tutti i Paesi Ue

Il consigliere regionale domani aderirà alla manifestazione indetta a Potenza per chiedere a tutti i governi europei di cambiare il regolamento di Dublino

&ldquo;C&rsquo;&egrave; un&rsquo;altra Europa, l&rsquo;Europa dei popoli, l&rsquo;Europa che vuol recuperare la virt&ugrave; della contaminazione e dell&rsquo;accoglienza. Ed &egrave; proprio al fianco di questa Europa che domani aderir&ograve; alla mobilitazione che, nella citt&agrave; capoluogo si terr&agrave; in piazza Prefettura a partire dalle ore 12 per&nbsp; chiedere a tutti i governi europei di cambiare il regolamento di Dublino come proposto dal Parlamento europeo a novembre 2017&nbsp; e di aprire vie legali e sicure per l&rsquo;accesso in tutti i Paesi Ue&rdquo;.<br /><br />Lo afferma il consigliere regionale del gruppo misto Giannino Romaniello che aggiunge: &ldquo;Chiedere asilo in Europa &egrave; un diritto, ma regole e politiche ingiuste continuano a far pagare a chi cerca rifugio l&rsquo;incapacit&agrave; dei governi di affrontare sfide comuni con risposte comuni, come successo alle 629 persone bloccate in mare sull&rsquo;Aquarius, costrette a vagare nel Mediterraneo per quasi una settimana prima di attraccare al porto di Valencia, con rischi all&rsquo;incolumit&agrave; fisica di donne e bambini e dei tanti giovanissimi presenti sull&rsquo;imbarcazione dell&rsquo;Ong&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La battaglia per la solidariet&agrave; europea &ndash; dice – non si fa sulla pelle delle persone in mare ma cambiando le regole sbagliate come il regolamento di Dublino, che lasciano le maggiori responsabilit&agrave; sui Paesi di confine. Il Parlamento europeo ha gi&agrave; votato a larga maggioranza per superare l&rsquo;ingiusto criterio del &lsquo;primo Paese di accesso&rsquo; e sostituirlo con un sistema di ricollocamento automatico che valorizza i legami significativi dei richiedenti e impone a tutti i Paesi di fare la propria parte, come gi&agrave; chiedono i Trattati europei&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Personalmente &ndash; continua – fui tra i primi consiglieri regionali della Basilicata, di sponda non &lsquo;leghista&rsquo; ad affrontare il tema dell&rsquo;accoglienza dei migranti, che appunto va rivista sia con politiche comunitarie unitarie ma anche affrontando il tema di una gestione pi&ugrave; trasparente della stessa accoglienza nel nostro Paese, ritendo necessario una lotta senza quartiere alle organizzazioni che lucrano sull&rsquo;accoglienza senza offrire ai richiedenti asilo e rifugiati servizi adeguati in termini di progetti tesi alla loro integrazione reale e ritengo come espresso in pi&ugrave; occasioni che vada potenziata l&rsquo;accoglienza sul modello Sprar, anche ai Cas, modello quello dello Sprar una forma di accoglienza integrata, basata su progetti portati avanti assieme agli enti locali, che prevede anche iniziative di integrazione e avviamento al lavoro e che prevede una rendicontazione trasparente di tutte le spese sostenute&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La virt&ugrave; della solidariet&agrave; e dell&rsquo;accoglienza &ndash; conclude Romaniello – deve ritornare ad essere il punto fondante dell&rsquo;Europa, con regole condivise che tutelino gli stati e soprattutto la dignit&agrave; di uomini donne e bambini e il loro diritto a richiedere asilo politico&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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