Stop petrolio, Rosa: perchè i grillini non ne parlano più?

Il consigliere regionale Lb-Fdi: “Ma lo 'stop al petrolio' che fine ha fatto? I grillini lucani non hanno nulla da dire ora che sono al Governo?”

&ldquo;Tra i tanti temi spariti dall&rsquo;agenda grillina, quello che pesa di pi&ugrave; per la Basilicata &egrave; lo stop alle estrazioni petrolifere. Ora sono al Governo. Il ministro Lezzi e il ministro Di Maio sono stati in Basilicata varie volte. Come mai non parlano pi&ugrave; di petrolio?&rdquo;.<br /><br />Questo il quesito fatto balenare dal consigliere regionale di Laboratorio Basilicata &ndash; Fratelli d&rsquo;Italia, Gianni Rosa.<br /><br />&ldquo;Eppure &ndash; dice Rosa – basta fare una rapida ricerca sulla rete per imbattersi nelle numerosissime dichiarazioni dei 5 stelle lucani, tra parlamentari e consiglieri regionali, in materia petrolifera e nella loro ferma proposta di dismettere il Centro Olio di Viggiano, bloccare definitivamente le estrazioni Total e pianificare una &lsquo;exit strategy&rsquo; dal petrolio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ne citiamo solo alcune &ndash; continua Rosa – a titolo di esempio: &lsquo;(&hellip;) chiediamo la dismissione dei pozzi attivi e del Centro Olio dell&rsquo;Eni a Viggiano (Potenza) e di iniziare a ripensare a un nuovo modello economico, iniziando con il ricollocare forza lavoro nella bonifica della Val d&rsquo;Agri (&hellip;)&rsquo;, cos&igrave; la deputata Mirella Liuzzi in una lettera inviata all&rsquo;assessore Pietrantuono a Marzo 2017. E ancora: &lsquo;(&hellip;) dopo tre presidenti del consiglio degli ultimi 4 anni, che si sono fatti dettare l&rsquo;agenda e le politiche energetiche dalle compagnie petrolifere e non dai reali interessi del Paese, forse &egrave; arrivato il tempo di spezzare questa dipendenza cronica tra politica e petrolio, portando al Governo una forza politica come il M5s per attuare finalmente una transizione energetica oramai inevitabile (&hellip;)&rsquo;, questo affermavano la deputata Liuzzi e il senatore Petrocelli in una nota del 7 settembre 2017&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Cosa &egrave; successo – chiede Rosa – dopo l&rsquo;insediamento del Governo nazionale, per met&agrave; a trazione grillina? Nessuna presa di posizione ufficiale, nessun comunicato dalle tinte rivoluzionarie di petrolio e di politiche energetiche, semplicemente, non se ne parla pi&ugrave;. E&rsquo; calato il totale silenzio sul tema che, per anni, &egrave; stato la loro bandiera e che hanno cavalcato in campagna elettorale. Eppure &ndash; sottolinea il consigliere – sono otto i parlamentari lucani, sui 13 eletti complessivamente in regione, a rinforzare le fila dei 5 stelle. Sono forza di Governo e non pi&ugrave; chiassosa opposizione. Cosa vogliono fare? Ci saremmo aspettati la presentazione di qualche dossier, l&rsquo;avvio di qualche consultazione. Lo stesso Di Maio, dal primo giugno 2018 ministro dello Sviluppo economico, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, nonch&eacute; vicepresidente del Consiglio, avrebbe potuto presentare un ordine del giorno al Consiglio dei Ministri per mettere al centro del dibattito la politica energetica nazionale, a partire dalla Basilicata&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non ci sfugge &ndash; afferma Rosa – che solo nel 2016, nel pieno dello scandalo petrolio che travolse l&rsquo;allora ministro Guidi, il deputato Di Maio, parlando di &lsquo;poteri forti&rsquo; affermava: &lsquo;(&hellip; ) le lobbies erano al Ministero dello Sviluppo Economico, erano al Ministero dell&rsquo;Economia e sono tuttora in questi ministeri (…)&rsquo; Bene. Oggi Di Maio &egrave; il ministro dello Sviluppo economico. Quale rivoluzione ha avviato, a partire dal suo Ministero? Il nulla. La questione &lsquo;Petrolio&rsquo; &egrave; la dimostrazione dell&rsquo;inaffidabilit&agrave; e della scarsit&agrave; di contenuti della politica pentastellata&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo; illusione del cambiamento formato post &ndash; conclude Rosa – non regge all&rsquo;impatto con la realt&agrave;. Quando il Governo, il Ministero, le Istituzioni sono loro si svela subito il bluff e la mancanza di una vera visione politica. Sono dei millantatori. E lo saranno anche alle prossime regionali&rdquo;.<br />

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