Persone con disabilità, un convegno a Potenza

Promosso dal Consiglio regionale della Basilicata si è tenuto presso la sala Inguscio della Regione

&ldquo;Dobbiamo cambiare il modo con cui costruiamo la nostra societ&agrave; e con cui interveniamo su tutte le cose materiali e immateriali che facciamo.&nbsp; E&rsquo; evidente che quando si progetta una struttura pubblica e lo si fa con gravi limiti rispetto all&rsquo;abbattimento delle barriere architettoniche c&rsquo;&egrave; un tema che riguarda l&rsquo;intera societ&agrave;&nbsp; che dobbiamo saper affrontare in maniera sistemica. E&rsquo; la grande sfida che dobbiamo lanciare chiamando a raccolta tutti i pezzi della societ&agrave; e chiedendo loro di guardare al tema della disabilit&agrave; in maniera diversa&rdquo;.<br /><br />Lo ha detto il presidente dell&rsquo;Assemblea regionale della Basilicata, Vito Santarsiero, chiudendo&nbsp; i lavori del convegno, promosso dalla presidenza del Consiglio regionale, d&rsquo;intesa con l&rsquo;ufficio scolastico regionale, l&rsquo;Osservatorio regionale sulla disabilit&agrave; e le associazioni che ne fanno parte, che si &egrave; tenuto presso la sala&nbsp; Inguscio sul tema &ldquo;Al di l&agrave; del limite: vita indipendente delle persone con disabilit&agrave;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Chiudiamo oggi un percorso &ndash; ha detto -&nbsp; che nasce con una legge regionale, la&nbsp; numero 10 del 2017 che destina il 30 per cento delle somme derivanti dall&rsquo; abbattimento delle indennit&agrave; e dei vitalizi per i consiglieri,&nbsp; proprio alla organizzazione di eventi per la giornata mondiale della disabilit&agrave;. Siamo arrivati a questo convegno con un percorso avviato con tutte le associazioni che operano nel settore cominciando il 3 dicembre scorso, Giornata internazionale della disabilit&agrave;. In quella occasione, al centro per la creativit&agrave; Cecilia di Tito, protagonisti sono stati i tantissimi studenti&nbsp; provenienti da diversi istituti scolastici superiori della Basilicata che hanno dato vita ad un momento di riflessione ma anche di musica e divertimento. Il convegno di oggi&nbsp; si pone come obiettivo quello di&nbsp; condividere invece un percorso per la costruzione di soluzioni in grado di migliorare la qualit&agrave; della vita di tutte le persone, abili e disabili. Oggi&ndash; ha aggiunto – si chiude una fase ma se ne apre contemporaneamente un&#39;altra nella quale speriamo di poter avviare una nuova stagione per un nuovo approccio al tema della disabilit&agrave;, un approccio organico per cambiare un modello di societ&agrave; ed un modello culturale e per&nbsp; guardare al disabile&nbsp; come persona che &egrave; soggetto di diritti e che ha bisogno di una societ&agrave; capace di mettere in campo quei servizi e quelle strutture materiali ed immateriali per consentire una autonomia nella vita esattamente come dice l&#39;articolo 19 della convenzione Onu sulla disabilit&agrave;. Ci muoveremo nelle prossime settimane &ndash; ha concluso – sollecitando sia&nbsp; una attivit&agrave; intensa dell&#39;Osservatorio regionale della disabilit&agrave; sia mantenendo in piedi questo tavolo presso la Presidenza del Consiglio regionale per continuare ad operare insieme e dare concretezza a quanto oggi &egrave; emerso&rdquo;.<br /><br />Il convegno si &egrave; aperto con una relazione del presidente nazionale della Federazione italiana per il superamento dell&rsquo;handicap (Fish), Vincenzo Falabella.<br /><br />&ldquo;Il rischio di fare solo celebrazioni per questa giornata &ndash; ha detto – &egrave; concreto e per questo&nbsp; io l&#39;ho anche evidenziato ai nostri interlocutori istituzionali. Dobbiamo essere&nbsp; concreti programmando politiche mirate&nbsp; a garantire i diritti alle tante persone con disabilit&agrave; del nostro Paese. Molti gli ambiti &ndash; ha aggiunto – in cui bisogna intervenire a partire dalla tutela della salute, passando per la scuola, il lavoro, le pari opportunit&agrave; di inclusione sociale. Insomma c&#39;&egrave; tanto da fare ma credo che gli obiettivi possono essere raggiunti se vi &egrave; convergenza tra il mondo istituzionale e il mondo associativo&rdquo;.<br />Nel suo intervento il presidente Falabella ha posto l&rsquo;attenzione su quelle che sono le politiche nazionali ma anche su quelle regionali evidenziando la necessit&agrave; di passare dall&rsquo;assistenzialismo alla costruzione di servizi e sostegni per garantire al disabile di vivere una vita dignitosa. &ldquo;La Basilicata&nbsp; – ha concluso – deve porre la giusta attenzione al mondo della disabilit&agrave; e deve programmare interventi che siano mirati a garantire la esigibilit&agrave; dei diritti ma soprattutto a garantire la esigibilit&agrave; degli articoli previsti all&#39;interno della nostra Carta costituzionale. Prima del disabile viene la persona&rdquo;.<br /><br />Il convegno &egrave; stato occasione di un confronto tra associazioni del terzo settore, Istituzioni pubbliche, organizzazioni sociali e produttive e per una riflessione sulle sperimentazioni e le innovazioni di servizi realizzati a sostegno dell&rsquo;autonomia, dell&rsquo;inclusione sociale, del benessere psico-fisico della persona con disabilit&agrave;.<br /><br />Antonietta Moscato, dell&rsquo;Ufficio scolastico regionale, ha precisato che &ldquo;la scuola per essere inclusiva deve essere la scuola di tutti e il rispetto della persona deve essere posta davanti a tutto. Nella nostra regione frequentano le scuole 1926 alunni con disabilit&agrave;. L&rsquo;inclusione non significa solo fare posto al disabile, bisogna mettere l&rsquo;inclusione al centro dell&rsquo;azione educativa&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Tanti gli interventi formativi messi in campo dalla Regione Basilicata per i disabili &ndash;ha detto Maria Rosaria Sabia, dirigente regionale dell&rsquo;ufficio politiche del lavoro &ndash; e l&rsquo;obiettivo, soprattutto in quelli di carattere agricolo, &egrave; stato quello di arrivare alla costituzione di cooperative per poter lavorare nel settore. Corsi di formazione ci sono stati anche per operatori telefonici o per disoccupati di lunga durata&rdquo;.<br /><br />Di barriere architettoniche ed edilizia scolastica ha parlato Enrico Spera, dirigente dell&rsquo;ufficio edilizia e patrimonio della Provincia di Potenza. &ldquo;Il patrimonio provinciale &ndash; ha detto &ndash; &egrave; molto diffuso, difficile da gestire e costoso. In ogni caso cerchiamo di intervenire sempre per dare contenitori che siano realmente fruibili a tutti. Bisogna cambiare il modo di progettare gli immobili che devono essere concepiti secondo l&rsquo;equit&agrave;, la semplicit&agrave;, la flessibilit&agrave;, la percettibilit&agrave;, la tolleranza, il contenimento e la misura. Solo in questo modo si realizzeranno strutture accessibili a tutti, disabili e non&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;autonomia &ndash;ha detto infine Carmela De Vivo, presidente dell&rsquo;associazione italiana persone down &ndash; passa anche attraverso piccole cose come il saper riconoscere un orologio o le linee di un autobus. Ci sono le leggi, le intelligenze ma tutto ci&ograve; spesso non si traduce in gioco di squadra. Abbiamo l&rsquo;Osservatorio regionale sulla disabilit&agrave;, facciamolo funzionare&rdquo;.<br /><br />Nel corso del breve dibattito sono intervenuti anche i consiglieri Piero Lacorazza e Michele Napoli.<br /><br />&ldquo;Se l&rsquo;Osservatorio non funziona &ndash;ha detto Lacorazza &ndash; si determina una frattura sempre maggiore tra cittadini e istituzioni&rdquo;. &ldquo;Bisogna affrontare il tema disabilit&agrave; &ndash;ha aggiunto Napoli &ndash; con maggiore concretezza e capire se tutto ci&ograve; che &egrave; previsto per i disabili viene di fatto realizzato nella vita quotidiana&rdquo;.<br /><br />Non sono mancati interventi da parte dell&rsquo;associazione lucana autismo, del presidente regionale del Comitato paralimpico, di genitori e dell&rsquo;ufficio di piano ambito socio territoriale Alto Basento di Pietragalla. Da parte di tutti la richiesta di maggiore attenzione verso il mondo dei disabili.<br /><br />L.C.<br />

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