“Dopo di noi”, Napoli: fondi alla Basilicata

Il vice presidente del Consiglio comunica il via libera della Conferenza unificata al riparto delle risorse per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare

&ldquo;Il via libera della Conferenza unificata al riparto delle risorse del Fondo per l&rsquo;assistenza alle persone con disabilit&agrave; grave prive del sostegno familiare consentir&agrave; alla Basilicata di disporre di 498.701 euro da impiegare in progetti di inclusione sociale e di sviluppo dell&rsquo;autonomia, atti a favorire l&rsquo;indipendenza delle persone disabili che perdono il sostegno familiare&rdquo;.<br /><br />Ad affermarlo, in una nota, &egrave; il consigliere regionale Michele Napoli che spiega come &ldquo;l&rsquo;assegnazione sia avvenuta per effetto di un decreto interministeriale emanato nei giorni scorsi ai sensi della legge 112 del 2016, il cosiddetto &lsquo; Dopo di noi&rsquo;, e che ripartisce tra le regioni italiane il Fondo da 51 milioni di euro destinato ai soggetti tra i pi&ugrave; deboli della popolazione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Un Fondo che purtroppo -sottolinea Napoli- ha subito una decurtazione di 5 milioni di euro, passando appunto da 56,1 a 51,1 mln di euro, per effetto del taglio operato dalla legge di bilancio 2018&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Assicurare autonomia e indipendenza ad un figlio o ad un congiunto disabile che presto o tardi rimarr&agrave; solo rappresenta senza dubbio la preoccupazione principale dei genitori e dei parenti di chi &egrave; affetto da grave disabilit&agrave; – dice Napoli- un sentimento di fronte al quale le Istituzioni non possono rimanere inerti, perch&eacute; &egrave; compito delle stesse assicurare un futuro a tutti, soprattutto a chi &egrave; meno fortunato di noi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;A maggior ragione – aggiunge il vice presidente del Consiglio regionale – occorre che il governo integri il Fondo con i 5 milioni di euro che mancano rispetto alla dotazione originaria prevista per il 2016/17 e che renda lo stesso Fondo strutturale, consentendo alle Regioni di fare una stabile programmazione delle attivit&agrave; sociali e assistenziali destinate ai disabili, superando cos&igrave; l&rsquo;attuale programmazione di anno in anno che genera incertezza e angoscia nelle stesse famiglie&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Anche le Regioni, in primis la nostra, devono fare molto di pi&ugrave; – conclude Napoli- utilizzando al meglio le risorse del Fondo sociale europeo, per finanziare progetti diretti a garantire l&rsquo;indipendenza delle persone disabili, consentendo ad esempio loro di continuare a vivere nella propria casa o in strutture attrezzate ad accoglierli e che funzionano secondo la formula del co-housing, come alternative all&rsquo;assistenza in istituto&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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