Royalties petrolio, Lacorazza: battaglia vinta

“Completare velocemente il vecchio programma e cominciare a ragionare sul nuovo, pensando ad un modello e ad un'organizzazione più strutturata e più efficiente con progetti ponte o di rapido avvio per spendere subito le risorse già stanziate”

La legge regionale 40/95 individua i territori destinatari del 30 per cento delle royalties del petrolio che entrano nel bilancio della Regione. C&#39;era chi questa legge voleva abolirla, chi pensava di depotenziarla; un dibattito trascinato per anni senza che mai si fosse ragionato sui numeri. Nel momento in cui tutto sembrava impopolare e in un silenzio consapevole ed inconsapevole (per la verit&agrave; non di tutti) ho portato avanti una battaglia che oggi posso dire di aver vinto&rdquo;.&nbsp;E&rsquo; quanto afferma il consigliere regionale del Pd Piero Lacorazza, annunciando che &ldquo;dopo mesi si &egrave; riunito, anche su mia richiesta al presidente Pittella, il Comitato di coordinamento e monitoraggio del Programma operativo Val d&#39;Agri, Melandro, Sauro, Camastra&rdquo;.<br /><br />&ldquo;&Egrave; stata una battaglia per la trasparenza e per la giustizia – aggiunge – per quei territori che hanno dall&#39;attivit&agrave; estrattiva pi&ugrave; rischi che opportunit&agrave;. La Regione ha incassato royalties per circa 1,5 miliardi di euro, a cui si aggiungono circa 330 milioni della ex card carburante (3 per cento aggiuntivo rispetto al 7 per cento gi&agrave; previsto). La legge prevede che il 30 per cento deve essere assegnato ai Comuni della legge regionale n. 40/95, ai territori della Val d&#39;Agri, Sauro, Camastra, Melandro.&nbsp;Non &egrave; stato cos&igrave;: ad oggi sono stati assegnati circa 300 milioni pari al 20 per cento.&nbsp;Con l&#39;approvazione del bilancio per i prossimi anni si &egrave; ripristinato il rispetto della legge e gli stanziamenti previsti per il 2018, 2019 e 2020 ammontano a circa 115 milioni di euro. Dal 2020 c&#39;&egrave; ragionevole certezza che oltre alle risorse della concessione Viggiano si aggiungeranno le royalties per la partenza della Total a Corleto e la quota Ires per dieci anni cos&igrave; come previsto dall&#39;art. 36 della legge Sblocca Italia. Si tratta quindi anche di risorse aggiuntive per tutta la regione da programmare pi&ugrave; sugli investimenti che sulla spesa corrente&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per i Comuni della legge regionale n. 40/95 cosa fare?&rdquo;, si chiede Lacorazza che conclude indicando cinque priorit&agrave; d&rsquo;intervento: &ldquo;Completare velocemente il vecchio programma; cominciare a ragionare sul nuovo per chiuderlo nel 2019 con decorrenza 2020; pensare ad un modello e ad un&#39;organizzazione pi&ugrave; strutturata e pi&ugrave; efficiente di gestione del nuovo programma; pensare a progetti ponte o di rapido avvio per spendere subito le risorse gi&agrave; stanziate ed eccedenti la chiusura del vecchio programma; estendere da subito ed in via sperimentale e far partire il fondo rotativo per la progettazione a favore degli enti pubblici previsto dall&#39;art. 50 della legge regionale 5/2015&rdquo;.&nbsp;

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