Disabilità, Romaniello: fatti e non proclami

“Una ricorrenza, quella della 25esima giornata internazionale delle persone con disabilità, che purtroppo nella nostra regione non può essere celebrata all’insegna di obiettivi e risultati raggiunti in quest’ultimo anno"

&ldquo;Ricorre oggi la 25esima giornata internazionale delle persone con disabilit&agrave;, una ricorrenza che purtroppo nella nostra regione non pu&ograve; essere celebrata all&rsquo;insegna di obiettivi e risultati raggiunti in quest&rsquo;ultimo anno. Nella seduta consiliare di venerd&igrave; 30 scorso abbiamo a malincuore dovuto registrare la non attuazione, nella sua interezza, del tanto osannato Piano triennale sulla disabilit&agrave;. Infatti, alla missione 12, del Bilancio 2018 si sono tagliati esattamente i 3 milioni previsti dal piano straordinario&rdquo;. Lo afferma il consigliere regionale Giannino Romaniello del gruppo misto (art. uno Mdp), ricordando che &ldquo;se a questo aggiungiamo che, ad oggi, anche per quanto riguarda l&rsquo;utilizzo del fondo regionale sul &ldquo;Dopo di Noi&rdquo; relativo agli anni 2016, 2017 si registrano ritardi enormi che in aggiunta ai tagli del Governo nazionale per gli anni 2018 e 2019 pari a circa 5 milioni per tutte le regioni, allora comprendiamo quanto sia fondamentale far seguire fatti concreti alle dichiarazioni. Purtroppo i fatti concreti ci dicono che non solo non si intensificano le azioni a sostegno dei cittadini con disabilit&agrave;, ma non si attuano/utilizzano le stesse risorse nazionali e regionali. Dalla dichiarazione di Marco Rasconi, infatti, apprendiamo che solo in 4 regioni, e tra queste non c&rsquo;&egrave; la nostra, sono partiti i progetti individuali per una vita autonoma&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il dato politico rilevante oltre cui nessuno pu&ograve; sfuggire – fa notare Romaniello – attiene al fatto che manca una strategia complessiva tendente a includere, in un epoca in cui prevalgono gli egoismi/individualismi, con un aumento delle disuguaglianze dove le persone con disabilit&agrave; risultano le pi&ugrave; penalizzate. Basti pensare agli stessi dati sull&rsquo;occupazione, infatti, solo, circa il 20 per cento delle donne con disabilit&agrave;, a fronte di una percentuale complessiva pari al 46 per cento, sono occupate, cos&igrave; dicasi anche per gli uomini dove abbiamo occupati disabili pari a circa il 25 per cento su un totale del 62 per cento&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nel nostro piccolo &ndash; ricorda Romaniello – come consiglieri regionali che hanno attuato il taglio sulle proprie indennit&agrave;, abbiamo deciso di destinare parte di risorse a sostegno di progetti mirati sulla disabilit&agrave;. Sicuramente rappresenta una goccia in un oceano, ma &egrave; servita a dare un segnale concreto, consapevoli che ci vogliono politiche generali e risorse adeguate finalizzate a garantire a tutti e, in primo luogo, ai pi&ugrave; deboli il diritto al lavoro e a vivere una vita serena. Vita serena che si riuscirebbe a garantire, anche attraverso la realizzazione di un vero e proprio &ldquo;Piano straordinario sull&rsquo;abbattimento delle barriere architettoniche&rdquo;, utilizzando risorse derivanti dai fondi europei piuttosto che finanziare il proliferarsi di sagre, che in molti casi appaiono inutili da un punto di vista sia sociale, ma anche in termini di sviluppo e rilancio economico dei nostri territori&rdquo;.<br /><br />

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