Pace: Melfi capitale europea della falconeria

Uno spettacolo che per il consigliere regionale del Gruppo misto “va tutelato e valorizzato per migliorare lo spazio a disposizione degli addestratori e degli stessi falchi”

&ldquo;Per tre giorni il castello di Melfi &egrave; stato al centro di convegni, dibattiti, sfilate in costumi d&rsquo;epoca, dimostrazioni e attivit&agrave; didattiche alla presenza di falconieri giunti da tutta Europa. Dal ventiquattresimo convegno nazionale di falconeria all&rsquo;annullo filatelico predisposto da Poste Italiane. Un evento riuscitissimo che, grazie all&rsquo;impegno delle due storiche associazioni melfitane, &lsquo;Nino Laviano&rsquo; e &lsquo;De Arte Venandi&rsquo; rappresenta il punto di partenza per il rilancio di un&rsquo;arte che pu&ograve; trasformarsi in economia e in tessuto produttivo con il centro rapaci, impegnato nel diffondere la cultura della falconeria attraverso attivit&agrave; didattiche che coinvolgono diverse istituzioni scolastiche&rdquo;. Lo ha detto il consigliere regionale del Gruppo misto Aurelio Pace.<br /><br />&ldquo;Da capitale europea della cultura a capitale europea della falconeria &ndash; ha aggiunto l&rsquo;esponente di Alternativa popolare -, la Basilicata si conferma terra d&rsquo;eccellenza e, dopo Matera, anche Melfi si candida autorevolmente a guidare una delle arti pi&ugrave; affascinanti che la storia ha tramandato. Dopo la dichiarazione della Commissione europea che ha insignito la falconeria del titolo di &lsquo;patrimonio immateriale dell&rsquo;umanit&agrave;&rsquo; e grazie all&rsquo;intuizione di associazioni e istituzioni, la cittadina melfitana ha avviato un proficuo lavoro di ricerca storica e di rilancio identitario partendo dalle Costituzioni federiciane del 1231. L&rsquo;arte del buon governo, di federiciana memoria, consente ad un intero territorio di innalzarsi come epigono dell&rsquo;imperatore svevo e delle sue straordinarie tradizioni venatorie e giuridiche, a partire dalla caccia con il falco&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Da venerd&igrave; a domenica, la citt&agrave; di Melfi &egrave; stata letteralmente invasa da appassionati falconieri e da tanti turisti affascinati dalle acrobazie dei volatili ben guidati dai rispettivi addestratori. Dalle aquile della Repubblica Ceca alle poiane della Spagna, oltre a quelle provenienti da quasi tutte le regioni d&rsquo;Italia. Uno spettacolo &ndash; ha concluso Pace – che ha animato i cieli del Vulture Melfese e che, come capitale europea della falconeria, va tutelato e valorizzato per migliorare lo spazio a disposizione degli addestratori e degli stessi falchi. L&rsquo;impegno, da parte della Regione e del Comune di Melfi, &egrave; stato ribadito dai presenti alla tre giorni che ha ufficialmente avviato un percorso che porter&agrave; la citt&agrave; federiciana ad essere riconosciuta come luogo ideale e naturale &ndash; oltre che storicamente vocato – ad ospitare altri campi di addestramento e appassionati da tutto il mondo. Per Melfi &egrave; una grande opportunit&agrave; che noi abbiamo dimostrato di voler cogliere e rilanciare al pari dei tanti cittadini che non hanno voluto mancare ad una delle edizioni pi&ugrave; riuscite e propedeutiche per un futuro da capitale&rdquo;.&nbsp;

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