Le chiavi di casa”, opportunità da vivere ancora

A ribadirlo in quarta Commissione consiliare le Associazioni che offrono sostegno a persone con disabilità intellettiva. Auditi i ragazzi e i genitori che hanno sottolineato la validità del progetto e chiesto che possa continuare

Ragazzi, genitori e responsabili delle associazioni che lavorano per la promozione e la difesa dei diritti delle persone con disabilit&agrave; intellettiva, tutti insieme in quarta commissione consiliare, per ribadire l&rsquo;importanza dell&rsquo;iniziativa &ldquo;Le chiavi di casa&rdquo;, il progetto di residenzialit&agrave; breve ideato ed organizzato per verificare le reali possibilit&agrave; e capacit&agrave; di vita autonoma delle persone disabili e per esprimere il desiderio che una simile esperienza possa proseguire. Dopo la presentazione del progetto da parte di Roberta Maul&agrave; dell&rsquo; &quot;Associazione italiana persone down, avvenuta&nbsp; mercoled&igrave; scorso,&nbsp; il presidente Bradascio ha accolto l&rsquo;invito delle associazioni offrendo l&rsquo;opportunit&agrave; di essere ascoltati nuovamente.<br /><br />Diversi gli interventi che si sono registrati tutti accomunati da un sentimento di grande soddisfazione per l&rsquo;esperienza vissuta: &ldquo;Il progetto &ndash; ha spiegato Michela &ndash; &egrave; stata una palestra di avviamento verso una autonomia abitativa, verso la libert&agrave; di interazione all&rsquo;esterno, verso l&rsquo;adattamento ad una convivenza. Abbiamo migliorato la comunicazione, l&rsquo;orientamento, la gestione del denaro. Abbiamo imparato ad utilizzare i mezzi di trasporto pubblico ma, soprattutto, abbiamo imparato a individuare le nostre paure e ad affrontarle. Il progetto ci ha fatto fiorire e ci ha fatto riscoprire il valore dell&rsquo;amicizia&rdquo;.<br />&ldquo;Quando abbiamo iniziato &ndash; ha detto Stefano &ndash; ci vedevamo per andare insieme al bar o per preparare una merenda, dopo qualche mese siamo passati a dormire presso la casa comune il fine settimana. Vorremmo che i giorni a casa nostra potessero continuare per farci diventare sempre pi&ugrave; grandi e autonomi&rdquo;. Per Orazio un&rsquo;esperienza indimenticabile, &ldquo;che ci ha fatto sentire forti, ognuno con un compito da svolgere, ognuno responsabile e felice di poter esprimere le proprie potenzialit&agrave;&rdquo;.<br /><br />Un&rsquo;esperienza decisamente positiva non solo per i ragazzi che hanno visto crescere la propria autostima.&nbsp; Grazie a questo progetto anche i genitori hanno imparato a superare le proprie paure, a governare lo scetticismo, a investire nella fiducia, a condividere la gioia per ogni successo raggiunto. &ldquo;I nostri figli ci cambiano la vita con il loro desiderio di autonomia &ndash; hanno detto il pap&agrave; di Orazio e la mamma di&nbsp;Marianna. Loro ci hanno fatto capire quanto sia importante avere la possibilit&agrave; di sperimentare cosa significa essere adulti. Con il loro entusiasmo ci hanno aiutato, pian piano, a metterci dietro le quinte, lasciando vivere loro ruoli da protagonisti nell&rsquo;avventura che &egrave; la vita&rdquo;. Un compito non facile il nostro &ndash; ha sottolineato il pap&agrave; di Orazio &ndash;&nbsp; che dobbiamo imparare ad essere presenti e allo stesso tempo ad allontanarci per costruire in maniera adeguata un processo formativo per i nostri figli. Una bella sfida che non possiamo vivere da soli. La famiglia &egrave; una risorsa in tutti sensi, ma va ascoltata e sostenuta. Abbiamo bisogno delle Associazioni che tanto fanno e delle Istituzioni. Tutti insieme per un obiettivo alto: dare un futuro pi&ugrave; sereno ai nostri figli&rdquo;.&nbsp;<br />&nbsp;<br />Anche da parte dei responsabili delle Associazioni che sono intervenuti la stessa richiesta, quella di non essere lasciati soli e di prendere in considerazione la necessit&agrave; di rivedere il concetto di interventi a sostegno delle persone disabili. &ldquo;L&rsquo;assistenza non pu&ograve; pi&ugrave; essere solo quella delle strutture residenziali con operatori h 24. Occorre avviare i ragazzi il prima possibile verso percorsi di autonomia, questo avrebbe un valore non misurabile per loro e si tradurrebbe in un risparmio per la societ&agrave;&rdquo;. Con questo progetto &ndash; hanno detto &ndash; anche noi abbiamo avuto la possibilit&agrave; di vivere un&rsquo;esperienza intensa, emozionante. I ragazzi ci hanno dato tanto, ci hanno stupito con il loro entusiasmo e capacit&agrave; di mettersi in discussione. Hanno sperimentato il valore del rispetto, dell&rsquo;amicizia e anche la responsabilit&agrave; nel gestire le attivit&agrave; del vivere quotidiano, facendo valere i propri diritti e rispettando&nbsp; i doveri.&nbsp; Quella di questa sera &ndash; &egrave; stato sottolineato &ndash; &egrave; un&rsquo;esperienza di vita che ha il valore di una piccola rivoluzione: stiamo dando voce a chi ha bisogno&rdquo;.<br /><br />Da parte del presidente Bradascio e dei consiglieri Pace (Gm) e Napoli (Fi) intervenuti alla discussione l&rsquo;impegno ad adoperarsi sempre di pi&ugrave; affinch&eacute; i sogni espressi da ragazzi genitori e associazioni possano prendere corpo. &ldquo;Un impegno &ndash; hanno sottolineato &ndash; che deve accomunarci, maggioranza e opposizione insieme per far s&igrave; che le risorse finanziare necessarie per portare avanti iniziative simili al progetto &ldquo;Le chiavi di casa&rdquo; vengano assicurate, per&nbsp; combattere ogni forma di discriminazione, superando i pregiudizi culturali e incoraggiando la riflessione e la discussione sulle misure necessarie a garantire pari condizioni di vita a questi giovani&rdquo;.<br />

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