Lo spettacolo dell’Orchestra popolare italiana, diretta da Sparagna, dedicato alle tante strade musicali che portano alla conoscenza e al dialogo. Per il consigliere regionale Pace “la musica è un linguaggio capace di far apprezzare l’altro da sé”
“Un viaggio tra le musiche tradizionali del dialogo”. Lungo questo percorso l’Orchestra popolare italiana, diretta da Ambrogio Sparagna ha condotto la numerosa platea presente al Teatro Lovaglio di Venosa in occasione del “Giorno della memoria 2017”. Una manifestazione promossa dal Consiglio regionale della Basilicata per ‘fare memoria’ commemorando le vittime dello sterminio. “La vera forma di integrazione nasce nella diversità e la musica può raccontarla e pienamente valorizzarla. Un linguaggio capace di meglio far scoprire e apprezzare l’altro da sé e comprensibile a qualsiasi latitudine. Sono certo che le note provenienti dai diversi strumenti si intrecceranno magicamente l’una con l’altra, trasmettendo a voi tutti l’emozione della vita. Diversi brani musicali eseguiti coralmente per veicolare lo straordinario valore della pace”. Lo ha affermato il consigliere regionale Aurelio Pace nel salutare il pubblico in sala e nel ringraziare Ambrogio Sparagna e la sua orchestra per l’interessante progetto musicale che porta avanti.<br /><br />Attraverso le voci e le note di Ambrogio Sparagna (voce, organetti), Eleonora Bordonaro (voce), Valentina Ferraiuolo (voce, tamburelli), Cristiano Califano (chitarre), Raffaello Simeoni (voce, fiati popolari) ed Erasmo Treglia (violino, ghironda, ciaramella), il pubblico del Lovaglio è stato rapito dall’energia del ritmo e dall’originalità dei suoni degli strumenti popolari. “Musiche di pace” è uno spettacolo originale dedicato alle tante strade musicali che portano alla conoscenza e al dialogo tra culture e religioni diverse, con tante voci che coralmente portano un segno di pace.<br /><br />“Non c’è pace senza incontro. Non c’è pace senza il riconoscimento che tutti, nelle diversità territoriali, siamo una sola cosa”. Così il direttore Sparagna nel presentare il repertorio dell’Orchestra popolare italiana. “La musica – ha detto – guida il nostro cammino. In particolare ci aiutano i canti popolari, creati con l’esercizio di una poesia semplice ma diretta, fatta di parole e dialetti tanto diversi all’apparenza ma così profondamente simili”. “Tale forza espressiva – ha concluso – è un aiuto essenziale a ritrovare il dialogo e a favorire forme nuove di conoscenza e scambio necessarie per costruire segni di pace”.<br /><br />Ambrogio Sparagna musicista, direttore d’orchestra ed etnomusicologo è autore di numerosi saggi e pubblicazioni sulla musica popolare. La sua “missione” è di far rivivere le musiche, i canti ed i balli tradizionali delle varie regioni italiani. Virtuoso dell'organetto, ha al suo attivo una lunga attività concertistica di respiro internazionale realizzata in numerosi Paesi europei ed extraeuropei.<br /><br /><br /><br /><br />