Metapontino, Castelluccio: prioritario credito a produttori

Il Vice presidente del Consiglio regionale: “Per essere efficaci nell’intervento occorrono prestiti bancari di cui la Regione si faccia garante”. “Contestualmente – aggiunge – continuiamo a sostenere l’ ‘operazione rottamazione cartelle esattoriali”

&ldquo;L&rsquo;impegno assunto dall&rsquo;assessore Braia al &lsquo;tavolo di crisi agricola&rsquo; di definire, da parte di Abi e banche, uno strumento finanziario che consenta agli agricoltori del Metapontino, duramente colpiti da crisi di mercato e calamit&agrave; naturali dei mesi scorsi, l&rsquo;utilizzo di un credito a tasso agevolato da restituire in 5 anni &egrave; una priorit&agrave;&rdquo;. Lo afferma il vice presidente del Consiglio regionale, Paolo Castelluccio (Fi), che insieme con il capogruppo, Michele Napoli, ha partecipato a Montalbano Jonico ad un&rsquo;assemblea promossa da Enzo Devincentis che da tempo coordina la mobilitazione e le richieste dei produttori agricoli montalbanesi.<br /><br />&ldquo;Per essere efficaci nell&rsquo;intervento &ndash; precisa Castelluccio &ndash; occorrono prestiti bancari, di cui la Regione si faccia garante, di 20mila euro per ogni ettaro di coltivazione a fragola e di 7mila euro ad ettaro per pesche e albicocche precoci che da giorni toccano quotazioni tra i 20 e i 30 centesimi al kg accrescendo la disperazione dei nostri produttori. Contestualmente &ndash; aggiunge &ndash; continuiamo a sostenere l&rsquo; &lsquo;operazione rottamazione cartelle esattoriali&rsquo; che vede i parlamentari Latronico, Tancredi e Palese incalzare il Governo per l&rsquo;aumento del numero di rate delle cartelle Equitalia (dalle attuali 5 ad almeno 10) in modo da consentire agli agricoltori, indebitati dagli effetti della crisi di mercato, di far fronte ai pagamenti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per i fragolicoltori &ndash; dice il Vice presidente del Consiglio regionale &ndash; siamo di fronte alla scelta se continuare nella produzione di fragole, oppure abbandonarla con il rischio nella prossima annata di dimezzare ettari, produzione ed occupazione diretta ed indiretta intesa per l&rsquo;intera filiera. Se non ci saranno segnali concreti di incoraggiamento da parte istituzionale che, ripeto, possono venire solo con l&rsquo;erogazione di credito, difficilmente i &lsquo;custodi&rsquo; del simbolo dell&rsquo;agricoltura metapontina e lucana, la fragola, saranno in condizioni di continuare la propria attivit&agrave;. Le amministrative, ad eccezione del ballottaggio di Policoro, sono finite e la prospettiva di elezioni politiche anticipate &egrave; sfumata, pertanto non ci sono pi&ugrave; alibi per non occuparsi delle emergenze del mondo agricolo in modo diffuso ed efficace raccogliendo proposte e sollecitazioni ribadite a Montalbano per restituire serenit&agrave; e certezza di futuro al mondo agricolo&rdquo;.<br /><br />Castelluccio sostiene, altres&igrave;,&nbsp;che &ldquo;si &egrave; in attesa del mantenimento degli impegni, da parte del Governo regionale, secondo quanto prevede la mozione proposta dal capogruppo di Forza Italia, Michele Napoli, e sottoscritta oltre che da me dai colleghi&nbsp; Bradascio e Spada ed approvata&nbsp; in Consiglio regionale. Il pronunciamento del Consiglio &egrave; chiaro: bisogna contrastare l&rsquo;odioso balzello che appesantisce gli agricoltori con un debito pregresso verso il Consorzio pari a circa 600 euro per ettaro per gli anni 2010-2012-2014-2015 a cui naturalmente vanno aggiunti il 2016 ed il 2017, per i quali non sono ancora stati emessi i ruoli pari a circa 150 euro annui per ettaro e anche tutti gli anni a venire&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Anche la vicenda delle nettarine ed albicocche &ndash; dice Castelluccio &ndash; denota l&rsquo;assenza dell&rsquo;industria di trasformazione che, pur avendo potuto contare su consistenti finanziamenti regionali, statali e comunitari, non muove un dito per venire incontro alle esigenze dei produttori attraverso l&rsquo;incremento della trasformazione e quindi contribuendo all&rsquo;aumento del reddito per tutta la filiera. Ma &ndash; prosegue Castelluccio &ndash; guai ad assuefarsi all&rsquo;idea che l&rsquo;agricoltura lucana sia destinata al fallimento. L&rsquo; obiettivo per noi&nbsp; &egrave; salvare le imprese agricole come quelle delle fragole che assicurano per 4 mesi l&rsquo;anno circa 7000 posti di lavoro e per i restanti 8 mesi circa 2000 posti&nbsp; che superano abbondantemente quelli della Fca di Melfi e dei cantieri forestali ove, da sempre &ndash; conclude – la Regione ogni anno rendiconta una spesa che si aggira intorno ai 50.000.000,00 di euro&nbsp; anzich&eacute; di renderla produttiva e lasciare queste somme alle emergenze ed allo sviluppo&rdquo;.<br />

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