Museo del Vulture, Leggieri: approvata mia mozione

Il capogruppo del M5s evidenzia che “con il documento approvato si impegna la Giunta regionale a mettere in campo tutte le azioni necessarie a garantire le risorse necessarie agli interventi di messa in sicurezza del sito”

&ldquo;Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato all&rsquo;unanimit&agrave; la mozione, da me presentata lo scorso ottobre, sulla salvaguardia del museo di storia naturale del Vulture. Con il documento approvato si impegna la Giunta regionale a mettere in campo tutte le azioni necessarie a garantire le risorse necessarie agli interventi di messa in sicurezza del sito e a programmare tutte le azioni volte a reperire le risorse necessarie ad una migliore gestione e valorizzazione del sito&rdquo;.<br /><br />Lo comunica il capogruppo del M5s Gianni Leggieri che aggiunge &ldquo;inoltre, con il documento si fa presente che la storia di questo importante museo ha vissuto vicissitudini e un destino altalenante, e che la sua esistenza, ancora una volta, &egrave; messa in discussione a causa della mancanza di fondi necessari al suo funzionamento e per la impossibilit&agrave; di compiere tutta una serie di interventi di ristrutturazione necessari alla fruizione del sito. L&rsquo;ufficio cultura e biblioteche della Provincia di Potenza ha disposto una chiusura temporanea del sito in attesa dell&rsquo;approvazione del bilancio, una chiusura che se pure temporanea, rappresenta un atto grave&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Con questa mozione &ndash; conclude – si evidenzia che nel museo di Monticchio &egrave; possibile compiere un viaggio nella storia lungo 750.000 anni. Un museo unico nel suo genere che racconta la storia del Vulture, un vulcano spentosi 130.000 anni fa e che ha condizionato la storia della natura di questi luoghi compresa quella dell&rsquo;uomo. Un percorso con alcune tappe particolarmente significative, come la storia dei religiosi nel Vulture, il parco di Federico II e la sua arte di cacciare con il falcone, il Riparo Ranaldi con i graffiti mesolitici, l&rsquo;uomo preistorico di Atella. Un altro spazio &egrave; riservato alla Bramea a cui &egrave; dedicato l&rsquo;intero museo. Una farfalla scoperta del 1963 dal conte altoatesino Federico Hartig, tra i pi&ugrave; grandi collezionisti del mondo&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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