Presentata a Potenza la spedizione pionieristica Polar4 del World Arctic Fund, la prima spedizione in barca a vela al Polo Nord allo scopo di monitorare l'impatto umano sull'Artico e l'influenza sui cambiamenti climatici. A bordo ci sarà una docente lucana e una centralina di monitoraggio ambientale progettata in Basilicata.
I promotori sono Bianca Jagger (avvocato, attivista di diritti umani e moglie del mitico cantante dei Rolling Stones) e Jean-Michel Cousteau, oceanografo ed esploratore, nonché figlio del celebre Jaques. Tra gli sponsor istituzionali ci sono i Ministeri della Difesa e dell'Ambiente, il Cnr. La spedizione Polar 4 del World Arctic Fund ha dunque un enorme interesse sul piano globale: per la prima volta, del resto, un gruppo internazionale di scienziati, ambientalisti, attivisti e filmaker per 5 settimane esplorerà l’area più a Nord in cui si sia mai osato andare, su una goletta a vela di 24 metri: “Pionieristico è proprio l'aggettivo giusto, perché si esploreranno il Nord Est delle Svalbard e l'area in cui nel 1928 scomparve il dirigibile Italia, alla ricerca del relitto – ha spiegato Roberto Sparapani, responsabile tecnico-scientifico della World Artic Fund, con un lungo e prestigioso trascorso nelle missioni in Arti de e Antartide per il Cnr -. I dati ambientali che potranno essere raccolti saranno di vitale importanza per comprendere e identificare l’impatto umano sull’Artico e come questo condizioni il nostro futuro in termini di cambiamenti climatici”.
Tra i 22 membri dell'equipaggio della barca ci sarà anche Carmela Nolè, la docente lucana (insegna al Liceo Scientifico di Maratea) che dopo un lungo training durato un anno sarà chiamata a far parte della missione: “Abbiamo affrontato – ha affermato- corsi estremi in mare e su terra per prepararci ai possibili problemi della missione, come la presenza degli orsi polari. Il mio obiettivo, oltre a raccogliere dati utili, è quello di riportare qui in Basilicata un'esperienza che potrà essere anche didattica e formativa, poiché servirà a sensibilizzare i giovani studenti rispetto ai problemi ambientali, anche grazie ai filmati che gireremo a latitudini estreme”.
A testare l'ambiente al polo sarà anche una centralina di monitoraggio ambientale, progettata ad hoc da due aziende lucane e sperimentata per la prima volta a temperature estreme: a prima sfida è stata quella della trasmissione dei dati in tempo reale, per cui sono stati realizzatio una serie di collegamenti satellitari, ed è stata ideata la centralina per far funzionare l'attrezzatura abbastanza complessa in mancanza di energia elettrica.