Il capogruppo Lb-Fdi con una interrogazione chiede alla Giunta “di assicurare il proprio ruolo di garante e controllore e di impedire che ci sia una perdita progressiva dei livelli occupazionali, e di salvaguardare i lavoratori esclusi”
“La Cosmopol non ha rinnovato il contratto a tre dei nove dipendenti assunti a tempo determinato lo scorso aprile. Tre lavoratori, tra cui due donne, allo stato attuale sono senza lavoro e, se l’azienda volesse perseguire questa linea anche nei prossimi mesi, potrebbero non essere gli unici”. E’ quanto evidenzia il capogruppo di Laboratorio Basilicata – Fratelli d’Italia Gianni Rosa, che ha presentato un’interrogazione a risposta immediata per chiedere al governo regionale “di assicurare il proprio ruolo di garante e controllore, così come da accordo sottoscritto, e di predisporre tutte le azioni necessarie per impedire che, col subentro della Cosmopol Basilicata srl, ci sia una perdita progressiva dei livelli occupazionali, e per salvaguardare i lavoratori esclusi”.<br /><br />“Lo scorso aprile – ricorda l’esponente di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale – alla presenza di diverse sigle sindacali e della Regione Basilicata, nella persona dell’avvocato Vito Marsico, fu siglato un accordo che sanciva il passaggio alla Cosmopol Basilicata srl della forza lavoro e di diverse commesse per servizi di portierato, gestite fino ad allora dalla società Ronda Service. La Cosmopol si impegnava ad offrire a 17 lavoratori, nel ruolo di portieri fiduciari, la costituzione di nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato e, ai residui 10, un rapporto di lavoro a tempo determinato della durata di sei mesi. Il 24 ottobre scorso, allo scadere dei sei mesi, l’azienda decide di non prorogare il contratto a tre dipendenti, pur trattandosi dello stesso personale che dava continuità all’esecuzione dei servizi già subappaltati. Non solo, da notizie informali pare che l’azienda, nell’operare questa scelta, non abbia tenuto conto della graduatoria di anzianità di servizio allegata al verbale di accordo".<br /><br />“Per quale motivazione, ci chiediamo, tre unità di personale prima necessarie all’espletamento di servizi appaltati, alla proroga del contratto non lo sono più? Non sarà forse che per l’azienda, una volta assicuratasi l’assegnazione delle commesse, a parità di ore lavorative, diventa prioritario assicurarsi il maggiore margine di profitto? E poi, perché non rispettare la graduatoria? Tutto questo – aggiunge ancora Rosa – a discapito dei lavoratori e nel silenzio del governo regionale che, sin dall’inizio dell’articolata vertenza riguardante l’acquisizione del complesso aziendale ex La Ronda, si è posto come garante e supervisore con l’obbiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali mettendolo anche per iscritto nell’accordo siglato. Di quali garanzie parliamo se ad ogni proroga del contratto perdiamo unità lavorative? E perché fare una graduatoria senza rispettarla? Vogliamo infine ricordare che l’acquisizione del personale da parte della Cosmopol è costato un grave sacrificio economico ai dipendenti che si sono visti azzerare, in un attimo, l’anzianità lavorativa e gli scatti retributivi frutto di anni di lavoro. Il Governo regionale lo tenga a mente e faccia rispettare di più i lavoratori lucani”.