"Con la validazione avvenuta ieri da parte del tavolo prefettizio a Potenza può essere avviato il progetto di lavoro utile di 240 richiedenti asilo nel capoluogo in attività volontarie per il verde pubblico e piccoli lavori di manutenzione urbana".
Ne dà notizia attraverso una nota Pietro Simonetti del coordinamento delle politiche dei migranti e rifugiati della Regione Basilicata.
"Da mesi – aggiunge Simonetti – dopo le sperimentazioni effettuate con la ristrutturazione del centro scalo merci della stazione superiore e della riapertura della "villa del prefetto" oltre alle esperienze di Tito, Latronico, San Severino lucano, Fardella, San Chirico Raparo e altri comuni, abbiamo cercato di strutturare con idee, normative e progetti una programmazione regionale per tutti i 2600 richiedenti asilo attualmente ospitanti al netto dei 340 minori non accompagnati impegnati nella inclusione scolastica.
Nel contempo è partito, a spese della coop "La Mimosa" di Grassano, un laboratorio di agricoltura sociale che mette insieme giovani migranti e anziani mastri del paese per recuperare terreni incolti e prodotti.
Per centrare gli obbiettivi fissati nelle intese con le Prefetture di Potenza e Matera, Anci, Upi e Lab, le uniche nel nostro Paese, la Regione Basilicata ha proposto ulteriori iniziative nel capoluogo e per tutto il territoro lucano: la manutenzione del parco fluviale del Basento e la riapertura del parco del seminario a Potenza, un piano straordinario di piccola manutenzione delle strade provinciali nell'ambito delle risorse di piani in fase di allocazione; oltre al riutilizzo dei 12 siti, immobili e terreni confiscati per le norme antimafia, caduti nell'oblio a Melfi, Calciano, Potenza, Matera, Palazzo S.Gervasio e Policoro.
Potrebbero essere riutilizzati con progetti – prosegue – per dare occupazione a giovani lucani e migranti, con finanziamenti comunitari, statali, della Fondazione sud e una decina di strutture immobiliari e centinaia di terreni e case del demanio regionale.
Su questo ed altro lavoreremo nelle prossime settimane con tutte le parti interessate al lavoro per i giovani lucani e l'inclusione dei migranti richiedenti asilo che corrispondono attualmente allo 0,54% della popolazione residente e dato lavoro ad oltre 700 giovani lucani mentre nel 2016 hanno contribuito al pil lucano, con il lavoro in agricoltura, ciclo delle costruzioni con oltre 44 mila migranti. Ed ancora – conclude Simonetti – 2660 alunni figli di migranti hanno salvato cattedre e scuole".