Caratteri storico-politici della Shoah, disamina a Venosa

Il portavoce in Italia del Congresso mondiale ebraico, Perugia, e lo storico Causo hanno rievocato il contesto e i fatti. Puntuali le riflessioni degli studenti sui valori di democrazia, pace, liberta e tolleranza

&ldquo;La Shoah &egrave; un tentativo di sterminio, quasi riuscito, unico nella Storia&rdquo;.&nbsp; Cos&igrave; Fabio Perugia, portavoce in Italia&nbsp; del Congresso mondiale ebraico (World Jewish Congress), nel rivolgersi alla platea di studenti e rappresentanti istituzionali presenti alla manifestazione &ldquo;Giorno della memoria 2017&rdquo;, organizzata dal Consiglio regionale della Basilicata.<br /><br />&ldquo;Gli ebrei cittadini d&#39;Europa – ha affermato Perugia – sono stati perseguitati con la menzogna che fossero di una razza inferiore, geneticamente diversi, genericamente infetti e dunque eliminabili per il bene di una razza superiore. Come la Germania, che ha ricoperto il ruolo principale in quella macchina dell&rsquo;orrore, anche gli italiani hanno avuto importanti responsabilit&agrave;. Escludendo singoli casi che raccontano salvataggi e atti eroici in tempi di regime, purtroppo la stragrande maggioranza della popolazione ha permesso che il nazismo in Italia deportasse alcune migliaia di cittadini italiani gi&agrave; umiliati e braccati dai fascisti&rdquo;. &ldquo;La Shoah – ha concluso Perugia – non &egrave; un orrore nato dal nulla. Il campo di sterminio di Auschwitz Birkenau &egrave; solo l&#39;ultima tappa nella disumanizzazione della nostra societ&agrave;. In Italia, non in Germania ma in Italia, il fattore che pi&ugrave; ha contribuito a consegnare gli ebrei italiani alle camere a gas &egrave; stata l&#39;indifferenza. Da questo bisogna ripartire per far s&igrave; che il &lsquo;Giorno della Memoria&rsquo; ricordi, purtroppo, la Shoah come un unicum nella storia e non come il primo di tanti unici stermini&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nel corso degli studi effettuati nella mia attivit&agrave; presso l&rsquo;istituto di Paleontologia dell&rsquo;universit&agrave; &lsquo;La Sapienza&rsquo; di Roma &ndash; ha spiegato lo storico Luigi Causo – ho potuto registrare, e sono stato sorpreso, i particolari rapporti di pacifica convivenza tra la popolazione di Venosa e la comunit&agrave; ebraica. Le magnifiche ricerche di Tacito, ma soprattutto quelle di Giuseppe Flavio, non parlano di vera e propria accoglienza n&eacute; di integrazione (tema questo attualissimo) ma di interazione. All&rsquo;epoca della deportazione di cinquemila prigionieri in Puglia e in Basilicata la comunit&agrave; ebraica del territorio venosino si inser&igrave; pacificamente e velocemente nel costume locale e si svilupp&ograve; grazie soprattutto alla presenza attiva e produttiva nelle manifatture laniere e nella lavorazione delle pelli&rdquo;.<br />Ma ci&ograve; che pi&ugrave; di tutto ha rapito l&rsquo;attenzione della platea sono state le riflessioni su un tema quanto mai attuale: quello dell&rsquo;accoglienza. &ldquo;La storia &ndash; ha detto &ndash; non serve ad evitare gli errori del passato e il presente ne &egrave; testimone. Non ci facciamo illusioni sulla funzione di ammaestramento del vissuto dell&rsquo;umanit&agrave;. In questi giorni si stanno erigendo muri e forte &egrave; il dibattito su accoglienza s&igrave;,&nbsp; accoglienza no. Occorre puntare l&rsquo;attenzione sulla banalit&agrave; del male perch&eacute; gli autori delle tante atrocit&agrave; perpetrate nel corso dei secoli non sono degli alieni&rdquo;. Causo ha, poi, invitato gli studenti a studiare, conoscere e &ldquo;a documentarsi con uno spirito di apertura verso l&rsquo;accoglienza e l&rsquo;integrazione&rdquo;.<br /><br />Diversi gli spunti di riflessione offerti agli studenti presenti provenienti dagli istituti scolastici &ldquo;Battaglini&rdquo; e &ldquo;Quinto Orazio Flacco&rdquo; di Venosa e&nbsp; &ldquo;Da Vinci&rdquo;, &ldquo;Nitti&rdquo; e &ldquo;Pasolini&rdquo; di Potenza. Dopo la lettura e il commento della poesia di Mario Senatore tratta dal libro &ldquo;Gocce di Cielo&rdquo; interpretata dalla docente dell&rsquo;Iis &ldquo;Nitti&rdquo;, Nicoletta Descisciolo, e la canzone &ldquo;Ricordo&rdquo; di Alessio Pacifico dell&rsquo;Iis &ldquo;Gasparrini&rdquo; di Melfi, gli studenti hanno posto una serie di interessanti quesiti ai due relatori.<br /><br />Dalle tematiche attuali inerenti le problematiche relative all&rsquo;immigrazione (come si conciliano l&rsquo;integrazione e l&rsquo;accoglienza con l&rsquo;apertura in tutta Italia di nuovi Cie, centri di identificazione ed espulsione; la pericolosit&agrave; del pregiudizio e del razzismo; l&rsquo;influenza di posizioni populiste che identificano come nemici coloro che fuggono dalla guerra); la tendenza di alcuni a sminuire la veridicit&agrave; storica della Shoah; a riflessioni pi&ugrave; filosofiche (da Levinas che interpreta il male assoluto di Auschwitz come frutto della incapacit&agrave; di aprirsi all&rsquo;altro, di &ldquo;mettersi nella pelle dell&rsquo;altro&rdquo; a Jonas che ci parla di Dio inteso come buono, comprensivo e comprensibile,nei limiti delle facolt&agrave; umane , ma non onnipotente che lascia all&#39;uomo la possibilit&agrave; di scegliere a Buber che parla di &ldquo;eclissi di Dio&rdquo;, cio&egrave; il male che deriva dalla chiusura in se stessi e dall&rsquo;assenza di rapporti autentici con gli altri e invita a riscoprire l&rsquo;altro) a considerazioni di ordine storico-politiche (per Hannah Arendt il nazismo, cos&igrave; come gli altri regimi totalitari del &rsquo;900, ha avuto il consenso della popolazione, intesa come una massa grigia, senza coscienza politica. Ed &egrave; proprio il venir meno della dimensione politica e l&rsquo;assenza del pensiero a essere all&rsquo;origine della &ldquo;banalit&agrave; del male&rdquo;, trasformando uomini normali&nbsp; in individui capaci delle pi&ugrave; disumane atrocit&agrave;).<br /><br />I lavori dedicati al tema&nbsp; &ldquo;Custodire la Memoria &ndash; Raccontare la Memoria&rdquo; sono stati condotti dal giornalista parlamentare Raffaele Garramone.&nbsp; All&rsquo;evento hanno partecipato diverse autorit&agrave; civili, militari e religiose. Presenti i consiglieri regionali Carmine Miranda Castelgrande, Roberto Cifarelli e Mario Polese e il direttore del Polo museale della Basilicata, Marta Ragozzino. Un messaggio di plauso per la manifestazione &egrave; stato inviato dal presidente del Senato, Pietro Grasso e dalla presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini.<br /><br /><br />

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