“La situazione del trasporto pubblico a Potenza è ormai sotto gli occhi di tutti. Lo scorso anno di questi tempi dal Comune venivano fornite rassicurazioni sull’efficienza del piano che sarebbe partito con il nuovo anno scolastico e abbiamo visto tutti come è andata a finire: continue modifiche settimanali, corse saltate, orari non rispettati, utenti abbandonati principalmente nelle aree rurali”. E’ quanto si legge in una nota a firma di Carmine Croce, componente della Segreteria cittadina del partito democratico che spiega: “Non è più sufficiente nascondersi dietro una presunta legalità, non basta dire ‘abbiamo fatto una gara che la precedente amministrazione non aveva mai bandito’, se alla fine a partecipare è stata una unica ditta che non ha mai presentato la fideiussione dovuta (vedi multa Anac) e che ora scopriamo, da autorevoli testate giornalistiche, essere priva di Durc in regola, oltre ad essere inadempiente sulle mensilità ai dipendenti e sui versamenti a fondo pensione ed alle finanziarie per le quote di cessione del quinto dello stipendio dei malcapitati dipendenti. Senza tener conto del fatto che il contratto firmato con il Comune è stato incredibilmente modificato rispetto al bando di gara, non attribuendo alla ditta vincitrice la manutenzione straordinaria degli impianti meccanizzati così come chiaramente scritto in tutti gli atti del bando stesso, cosa rispetto alla quale più consiglieri hanno presentato una interrogazione pubblica con altre richieste di chiarimenti a cui, ancora oggi, non viene data alcuna risposta da Sindaco ed assessore.
Non è più possibile andare avanti con falsità e richiami al passato che ormai – continua Croce nella nota – non hanno alcun senso se non quello di nascondere le proprie inefficienze e inadempienze. Avremmo anche auspicato che a fronte di una legittima azione messa in campo dai sindacati a tutela degli interessi dei dipendenti e del miglior servizio ci fosse stata, da parte dell’amministrazione, una democratica reazione di rispetto, risposta e interlocuzione, piuttosto che vedere inaspriti rapporti che creano solo tensione tra i dipendenti e nella intera comunità cittadina. E in questa confusione e approssimazione nella gestione, non solo dei trasporti in città, non aiuta la situazione del partito democratico. Dopo le dimissioni del segretario Sarli per evitare ulteriori danni all’immagine del partito, servirebbero atti di grande responsabilità destinati a superare scelte politiche personali in chiara ed evidente contraddizione con le posizioni del Gruppo, i deliberati di partito, e la stessa posizione del partito democratico assunta con propri elettori in campagna elettorale. Serve da parte di tutti gli uomini e le donne del partito democratico una chiara denuncia di una gestione amministrativa inadeguata e la definizione di una proposta capace di riconnettere il partito con la città. Ora speriamo in una fase congressuale vera, nella quale finalmente discutere di programmi e della città che vogliamo e nella quale emerga – conclude il componente della Segreteria cittadina del Pd- una linea unitaria che non giustifichi quanto successo e che riporti nelle linee della politica chi vorrà veramente far parte del partito democratico”.
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