Saldo mobilità sanitaria 2016, Napoli: ancora negativo

Per il consigliere regionale del Pdl-Fi “occorre rendere concretamente operativi sul nostro territorio, quanto prima possibile, i nuovi livelli essenziali di assistenza, i famosi Lea, attesi da ben quindici anni”

&ldquo; Sono trascorsi soltanto 15 giorni dalla pubblicazione da parte dei quotidiani dei dati relativi al saldo di mobilit&agrave; sanitaria regionale relativi all&rsquo;anno 2015, negativo per la nostra regione per ben 24,5 milioni di euro, che i nuovi dati di questo indicatore relativi al 2016 rivelano un nuovo e pi&ugrave; marcato rosso della Basilicata pari a ben 31,9 milioni di euro&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; il commento del capogruppo del Pdl-Fi&nbsp; Michele Napoli alla pubblicazione del &ldquo;Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica &rdquo;da parte delle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti.<br />&ldquo;Il saldo di mobilit&agrave; sanitaria – ha precisato Napoli – cio&egrave; la differenza tra quanto la Basilicata paga alle altre regioni per i lucani che si ricoverano in ospedali fuori regione e quanto la Basilicata riceve dalle altre regioni per i non residenti in Basilicata che si ricoverano nei nostri ospedali, &egrave; la vera cartina al tornasole della qualit&agrave; e dell&rsquo;efficacia delle cure che un sistema sanitario &egrave; in grado di erogare ai propri cittadini e i risultati deludenti fatti registrare dalla Basilicata su questo indicatore pretendono profonde trasformazioni delle nostre strutture sul piano qualitativo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Occorre inoltre – ha aggiunto – rendere concretamente operativi sul nostro territorio, quanto prima possibile, i nuovi livelli essenziali di assistenza, i famosi Lea, attesi da ben quindici anni e regolamentati dal decreto pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 17 marzo scorso&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;esponente azzurro ricorda come &ldquo;oggi, grazie a questo decreto sono a carico del servizio sanitario nazionale, gratuitamente o mediante pagamento del ticket, prestazioni come la fecondazione assistita eterologa ed omologa, gli esami genetici (erogati finora solo in regime di ricovero), le cure per l&rsquo;endometriosi e per il trattamento dell&rsquo;autismo, le prestazioni riabilitative delle funzioni neurologiche (ad esempio la rieducazione della voce e dell&rsquo;eloquio dopo un trauma), nuovi vaccini e screening neonatali ed &egrave; prevista l&rsquo;esenzione dal ticket per 110 nuove malattie rare, oltre all&rsquo;introduzione di prestazioni ad elevatissimo contenuto tecnologico come l&rsquo;adroterapia e l&rsquo;enteroscopia con microcamera&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Prestazioni finora erogate &ndash; conclude Napoli – purtroppo, solo in alcune regioni&nbsp; italiane, soprattutto quelle del nord , e la cui effettivit&agrave; anche in Basilicata potr&agrave; rappresentare l&rsquo;antitesi vera alla piaga della migrazione sanitaria&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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