Tutori minori stranieri, prima assemblea con Garante

Per il Garante “rivestire questo ruolo significa contribuire alla costruzione di una cultura di solidarietà, dando nel concreto, esempi precisi di come dovrebbe essere una accoglienza inclusiva dei ragazzi che arrivano nella nostra regione”

Si &egrave; svolta presso la sala &ldquo;Ester Scardaccione&rdquo; del Consiglio regionale&nbsp; di Basilicata la prima assemblea straordinaria&nbsp; tra il&nbsp; Garante dell&rsquo;infanzia e dell&rsquo;adolescenza,&nbsp; Vincenzo Giuliano, e&nbsp; i tutori volontari dei minori stranieri&nbsp; non accompagnati.<br /><br />Nel darne notizia, lo stesso&nbsp;Garante dell&#39;infanzia e dell&#39;adolescenza, Vincenzo Giuliano, precisa che si tratta del &ldquo;primo incontro dopo il corso regionale sui minori stranieri non accompagnanti del febbraio scorso, da me voluto prima ancora della legge nazionale, e le avvenute nomine, da parte del giudice tutelare di Potenza e di Matera,&nbsp; di tutti i tutori iscritti nell&rsquo;albo regionale,&nbsp; per verificare lo status quo delle attivit&agrave;&nbsp; e le criticit&agrave; rilevate in questi&nbsp; primi mesi di tutoraggio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Essere tutori volontari di un minore non accompagnato – dichiara – significa contribuire alla costruzione di una cultura di solidariet&agrave;, dando nel concreto,&nbsp; esempi precisi di&nbsp; come dovrebbe essere una&nbsp; accoglienza inclusiva dei ragazzi che arrivano nella nostra regione. Per questo &egrave; indispensabile riconoscere il loro ruolo&nbsp; con&nbsp; attenzioni particolari, quali congedi dal lavoro, polizze assicurative, crediti formativi, rimborsi spese,&nbsp; per&nbsp; rafforzarli&nbsp; sempre di pi&ugrave;&nbsp; nel tessuto civile delle nostre comunit&agrave;&rdquo;.&nbsp;<br /><br />&ldquo;Oggi &ndash; continua Giuliano – il bene comune &egrave; molto frainteso e inattuato. Bene ha fatto la legge n. 47/2017 laddove, all&rsquo;art. 7,&nbsp;&nbsp; ha&nbsp; promosso&nbsp; la formazione di affidatari per favorire l&rsquo;affidamento familiare in via prioritaria rispetto al ricovero in una struttura di accoglienza. Non a caso nel gennaio scorso ho presentato al presidente Pittella una proposta per un nuovo &lsquo;Sistema regionale di accoglienza, protezione e inclusione per minori stranieri immigrati non accompagnati (ai sensi dell&rsquo;art. 1, comma 2, d. lgs. 142/2015)&rsquo;, e su cui ancora attendiamo&nbsp; una risposta&rdquo;.<br /><br />I tutori legali volontari intervenuti all&rsquo;incontro in ordine alla concreta applicazione dell&rsquo;istituto della tutela legale sul territorio regionale si sono soffermati sui vari aspetti e criticit&agrave;, quali la mancata prossimit&agrave; territoriale tra tutore e minore, l&rsquo;assenza di&nbsp; progetti specifici ed individualizzati, nonch&eacute; di convenzioni&nbsp; volte a promuovere i programmi di apprendistato e l&rsquo;assenza in pi&ugrave; strutture di un mediatore culturale capace di interagire e guidare il progetto inclusivo dei minori arrivati.&nbsp;<br /><br />L.C.<br />

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