Petrolio, Leggieri: trivelle anche a Potenza

Il consigliere del gruppo M5s: “Mentre il mondo intero concentra gli investimenti nella ricerca di energie sostitutive a quelle fossili, il Governo nazionale, manovrato ancora da Renzi, investe ancora nell’oro nero in maniera spregiudicata”

&ldquo;Nel cuore della Provincia di Potenza, in Val d&rsquo;Agri, il Texas italiano, si estrare petrolio a ritmo di 85mila barili al giorno, grazie a una quarantina di pozzi e una rete di 100 chilometri di condotte sotterranee per il trasporto dell&rsquo;olio estratto dal COVA di Viggiano verso la raffineria Eni di Taranto&rdquo;. Lo dichiara il consigliere regionale del gruppo M5s, Gianni Leggieri, sottolineando che &ldquo;La nostra piccola Basilicata (appena 575 mila abitanti) copre ben l&rsquo;8 per cento del fabbisogno nazionale, ma &egrave; agli ultimi tra le regioni italiane ed europee per disoccupazione e sviluppo. Tra istanze di permessi di ricerca, di coltivazione e di concessioni, oltre il 70 per cento del nostro territorio &egrave; interessato dalla questione petrolio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In base a questi dati &ndash; afferma il consigliere -&nbsp; la contropartita dovrebbe essere quella di trovarci dinanzi a una regione ricchissima, dove non esiste il problema povert&agrave; e disoccupazione, il cui territorio dovrebbe essere considerato quale meta ambita in cui trasferirsi. E, invece, viviamo in una regione fanalino di coda per disoccupazione e sviluppo, dove negli ultimi 10 anni il 10 per cento della popolazione &egrave; andato via a rifarsi una vita altrove. Non esiste un comune della Basilicata che non abbia a che fare con il dramma dell&rsquo;impoverimento del proprio territorio. Oramai abbiamo capito che il petrolio &egrave; stato pi&ugrave; una maledizione che una benedizione. Quello che &egrave; successo in Val d&rsquo;Agri &egrave; sotto gli occhi di tutti: un vero e proprio disastro ambientale dove le istituzioni, gli organi di controllo e le compagnie petrolifere hanno giocato un ruolo preciso tra inquinamento, sfruttamento e omert&agrave; a danno ci cittadini. E non si senta al sicuro chi vive a chilometri di distanza dalla Val d&rsquo;Agri perch&eacute; l&rsquo;inquinamento non ha confini. Anche il capoluogo &egrave; sotto assedio&rdquo;.<br />&ldquo;Riguardo alla citt&agrave; di Potenza, gi&agrave; martoriata dall&#39;eolico selvaggio, infatti &ndash; precisa Leggieri – oltre ad essere state presentate molte istanze di ricerca di idrocarburi, sono stati gi&agrave; concessi diversi permessi al riguardo. Questo vuol dire che il problema non &egrave; se ma quando inizieranno a trivellare all&rsquo;interno del suo territorio o in quello limitrofo. Si inizia cos&igrave;, come gi&agrave; accaduto in Val d&rsquo;Agri, un territorio famoso pi&ugrave; per l&rsquo;inquinamento dei suoi fiumi, dei suoi invasi e dei suoi terreni che per la prosperit&agrave; ottenuta dal petrolio. I cittadini di Potenza devono sapere che anche il loro comune &egrave; interessato dalla questione petrolio. E mentre le compagnie si dividono miliardi di euro di profitti all&#39;anno sul petrolio lucano, i reparti di oncologia dei nostri ospedali si riempiono di nostri familiari, per curare le malattie causate dalle attivit&agrave; impattanti di questo tipo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Tutto questo &ndash; conclude l&rsquo;esponente di M5s – &egrave; insostenibile. Mentre il mondo intero concentra gli investimenti nella ricerca di energie sostitutive a quelle fossili, il Governo nazionale, manovrato ancora da Renzi, investe ancora nell&rsquo;oro nero in maniera spregiudicata. Quindi, ai fratelli potentini dico che purtroppo, anche per loro, &egrave; arrivato il momento di svegliarsi dal torpore. Cos&igrave; come oggi il popolo di Brindisi di Montagna &egrave; costretto a manifestare e a scendere in strada in difesa dei propri diritti, anche per i cittadini di Potenza oggi &egrave; arrivato il momento di lottare anche e soprattutto per il futuro dei propri figli. I pi&ugrave; innocenti, i pi&ugrave; indifesi, i pi&ugrave; meritevoli della nostra reazione&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br />

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