“Dopo l’assemblea regionale di Fronte Democratico vogliamo, a poco più di 24 ore dal termine per la presentazione delle candidature, rivolgere un ulteriore appello a chi apertamente non ha scelto di sostenere Mario Polese e a chi si sente in dovere di farlo perché vincolato da posizionamenti nazionali”. E’ quanto dichiara in una nota Vittoria Purtusiello, Portavoce di Fronte Democratico Basilicata, che evidenzia: “Noi siamo pronti responsabilmente a tenere il più possibile unito il Partito Democratico di Basilicata, per ritrovare un ‘luogo’ politico del confronto e, in ogni caso, a trovare dei punti politici-programmatici di contatto e di dialogo dentro e dopo il congresso. In questi mesi difficili, senza alcuna guida politica, è mancato proprio un luogo di discussione e le decisioni sono state assunte altrove, senza alcun scambio all’interno del partito.
Eppure – prosegue Vittoria Purtusiello – abbiamo continuato ad animare il dibattito, a non lasciare sola la nostra comunità e i nostri elettori. Abbiamo girato le piazze all'ascolto di cittadini ed amministratori provando a proporre soluzioni e ad immaginare proposte per costruire un futuro migliore per la Basilicata. E’ questa esperienza di #riscatto e la voglia ancora di unire che ci spingono a partecipare al congresso, anche se lampo per i tempi imposti dalla commissione. Ci saremo, portando con noi la forza del confronto e dell'impegno di questi mesi.
Abbiamo proposto cinque punti che mettiamo a disposizione del nostro appello e che – spiega la nota – vogliamo offrire al dibattito congressuale. Il primo: rifondare il Pd e ricostruire il centrosinistra riscoprendo lo statuto del 4 ottobre 2008, uno statuto approvato all'unanimità, un enorme valore in questo momento di grandi divisioni.Il secondo: una nuova democrazia regionale con l’attuazione del nuovo Statuto e una nuova legge elettorale che contenga l’abolizione del listino e la doppia preferenza di genere. Il terzo: un nuovo patto sociale per ridare centralità al lavoro e ricostruire il rapporto molto sfilacciato con le parti sociali. Il quarto: una cittadinanza ambientale per ricostruire il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, tra elettori e Partito Democratico per superare la frattura profonda dell’art.38 dello Sblocca Italia. Il quinto: l’incontro tra futuro e conoscenza per parlare al mondo dei saperi, per tornare in sintonia con il mondo della scuola e per invertire la rotta sulle politiche universitarie e della ricerca che penalizzano il Sud e i piccoli atenei come il nostro.
C’è ancora tempo per ricostruire insieme il PD, per dare nuovamente forza e stimoli alla nostra comunità e per affrontare – conclude la nota di Fronte Democratico – le sfide future che a partire dalle prossime elezioni politiche saranno difficili senza la partecipazione e l’impegno di tutti”.