Sanità, Romaniello: Clinica Luccioni, vicenda insostenibile

Il consigliere regionale del Gruppo misto: “Sulla sanità è passato il tempo degli interventi senza una visione logica e lungimirante”

&ldquo;La vicenda della Clinica Luccioni sta prendendo una piega che non pu&ograve; essere pi&ugrave; tollerata&rdquo;. Cos&igrave; il consigliere regionale del Gruppo misto, Giannino Romaniello, che continua: &ldquo;nelle settimane scorse ho chiesto l&rsquo;audizione dell&rsquo;Assessore alla Sanit&agrave; nella Commissione consiliare&nbsp;competente per avere il puntuale quadro della situazione, considerando che &egrave; trascorso un anno dall&rsquo;approvazione della norma che dava la possibilit&agrave; all&rsquo;azienda di predisporre il progetto sul trasferimento della struttura&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Alla data odierna &ndash; sottolinea Romaniello – nulla &egrave; dato sapere e il Consiglio regionale che, con la priorit&agrave; di salvaguardare l&rsquo;occupazione e, quindi, il prosieguo delle attivit&agrave; in deroga a quanto previsto da norme e leggi in materia di sicurezza e organizzazione del lavoro, non &egrave; mai stato informato.&nbsp; Nel frattempo l&rsquo;azienda ha messo in atto la procedura di messa in mobilit&agrave; e conseguente licenziamento dei lavoratori (licenziamento sospeso?) effettuando una forzatura ingiustificabile e ricattatoria che va respinta. Questa vicenda, anche alla luce dei provvedimenti assunti dall&rsquo;Asp, non pu&ograve; pi&ugrave; essere gestita nel solco delle normali relazioni e rimanere chiusa nelle stanze del dipartimento o della stessa Presidenza. La Giunta regionale ha il dovere istituzionale di informare il Consiglio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Qualsiasi tavolo di confronto con la propriet&agrave; della Luccioni &ndash; prosegue Romaniello – non pu&ograve; che partire a seguito del ritiro dei licenziamenti dei lavoratori da parte della stessa, lavoratori che, da troppo tempo, hanno dimostrato disponibilit&agrave; ed operato in molti casi con turni e carichi di lavoro insopportabili. Non &egrave; pi&ugrave; tempo di &lsquo;mettere pezze&rsquo; ad una situazione di incertezza sul futuro dei lavoratori ed il mantenimento di un&rsquo;iniziativa che opera nel settore della sanit&agrave; e quindi con ricadute sulla salute dei cittadini. La vicenda Luccioni, come pure il processo di riorganizzazione del Servizio sanitario regionale andavano affrontati con una vera discussione preventiva sull&rsquo;aggiornamento del Piano sanitario regionale scaduto nel 2015&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non &egrave; pi&ugrave; tempo di governare un settore fondamentale che riguarda la salute dei lucani senza avere una visione complessiva partendo dall&rsquo;assunto che, la sanit&agrave; privata, come pure le aziende sanitarie non possono decidere la programmazione sanitaria regionale che spetta alla politica. In quest&rsquo;ottica &ndash; conclude Romaniello – il privato in sanit&agrave; deve svolgere attivit&agrave; di fornitura di servizi integrativi del pubblico nella consapevolezza che l&rsquo;appropriatezza delle prestazioni &egrave; fattore distintivo e fondamentale nel settore sanitario&rdquo;.<br />

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