La Uil Fpl, in una nota inviata ai vertici regionali, interviene sulle problematicità che vivono gli operatori sanitari del 118 chiamati sempre più spesso a fronteggiare l’emergenza ostetrico-neonatologica.
“Il Servizio di Trasporto assistito materno (Stam) che – spiega il sindacato – consiste nel trasferimento di una paziente in gravidanza da un centro di primo livello ad un centro di secondo/terzo livello che ha l’obiettivo di garantire un’assistenza adeguata alla donna e/o al neonato in caso di nascita prematura (Sten) o in presenza di patologie materne che necessitino di interventi specifici, e il servizio di trasporto per l’emergenza neonatale, sono stati attivati ambedue dall’Azienda Ospedaliera S. Carlo di Potenza”.
“Considerato che però, sempre più spesso gli operatori del 118 devono fronteggiare tali emergenze, che si verificano durante i trasferimenti delle gravide dall’Ospedale di Villa d’Agri all’Ospedale S. Carlo”, la Uil Fpl ritiene “opportuno che tra la Rete di assistenza ostetrico-neonatalogica e quella dell’emergenza-urgenza sanitaria territoriale (servizio 118), ci sia correlazione in termini di formazione del personale e di adeguatezza dei presidi sanitari”.
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