"I contratti a tempo indeterminato, introdotti dal Jobs Act, hanno beneficiato di ingenti sgravi contributivi per le imprese, ma a fronte di questi benefici non è stato introdotto da parte del governo alcun dispositivo di controllo per verificare quali siano state effettivamente le trasformazioni di contratti di lavoro a norma di legge e quali invece irregolari".
Così denuncia il senatore Giovanni Barozzino, capogruppo di Sinistra Italiana – SEL in commissione lavoro, in un'interpellanza al Presidente del Consiglio, firmata da tutti i colleghi della componente Sinistra Italiana.
"C'è stato un immenso spreco di denaro pubblico che non sembra aver ottenuto quegli incrementi occupazionali propagandati dal Governo. E' noto agli operatori del mercato del lavoro che la maggior parte dei contratti precari sarebbero quasi sempre irregolari: infatti o mancava una causale precisa (contratti a termine), o mancava l'insegnamento (apprendistato), o mancava il progetto (co.co.pro), pertanto questi contratti avrebbero dovuto essere considerati già tutti a tempo indeterminato fin dal loro inizio. Si stima che le trasformazioni fittizie siano circa 500.000, con un danno erariale calcolato tra gli otto e i dieci miliardi di euro. Per questo, chiediamo a Renzi se non ritenga che, a fronte di quei datori di lavoro che non hanno rispettato le norme, possa configurarsi l'ipotesi di reato di truffa a danno degli enti previdenziali e se non ritenga di dover invitare il Presidente dell'INPS a esercitare serrati controlli prima di riconoscere le decontribuzioni ai richiedenti datori di lavoro".
"Infine – ha concluso Barozzino – vorremmo sapere e il Presidente del Consiglio non ritenga di dover abrogare la normativa fallimentare denominata Jobs Act e riscrivere uno Statuto del lavoro nel rispetto dei diritti dei lavoratori e dei doveri dei datori di lavoro".
bas04