Regione, Fp Cisl su riapertura contrattazione decentrata

In vista della riapertura della contrattazione decentrata 2016 presso la Regione Basilicata, prevista nei prossimi giorni, la Fp Cisl, in una nota, ritiene che “un’efficace e proficuo dibattito sulla distribuzione delle risorse destinate al personale non possa prescindere da un’analisi complessiva degli aspetti di tipo organizzativo, con una netta revisione da parte della Regione dei propri assetti organizzativi e gestionali, che a tutt’oggi non risultano evidentemente funzionali né al raggiungimento di parametri di efficienza particolarmente elevati, né alla corretta applicazione di taluni istituti contrattuali, come abbiamo già visto circa la questione delle posizioni organizzative.
La qual cosa crediamo necessiti, innanzitutto, di una preventiva azione di check-up e rimodulazione degli incarichi dirigenziali, che vanno strettamente e strategicamente collegati agli obiettivi da raggiungere e alla distribuzione del personale presso le singole strutture, allo scopo di riproporzionare la spesa per l’area della dirigenza al reale fabbisogno. Spesa peraltro aggravata dal frequente ricorso da parte della Regione all’istituto dell’ “interim” che comporta il cumulo di più incarichi gestionali, retribuiti, in capo ad un unico soggetto”.
Con riferimento a detta spesa, la Cisl Fp anticipa che “porterà al tavolo della contrattazione una proposta di incremento delle risorse stabili per la produttività del personale, proprio attraverso la riduzione stabile delle risorse finanziarie del fondo per la retribuzione di risultato della dirigenza. Non si tratta di una proposta peregrina, dal momento che la Regione Emilia Romagna ha approvato già nel 2013 una legge regionale, la n.26, che, all’art.10, prevede l’incremento del fondo per i dipendenti in corrispondenza di una riduzione del fondo per la dirigenza e dal momento che il contratto di lavoro fra l’Ente e il dirigente incaricato (quindi non dirigente di ruolo), come la maggior parte dei dirigenti regionali, ha natura privatistica e non soggiace, quindi, ai limiti e alle garanzie del diritto pubblico, ma alla flessibilità e volontarietà del diritto privato e può essere pertanto oggetto di facile e periodica revisione”.
In questo quadro il sindacato ribadisce, inoltre, “come oramai da tanti anni, la necessità di limitare solo ad esigenze di forte specializzazione professionale il ricorso a dirigenti esterni, affidando per contro gli incarichi dirigenziali a personale già di ruolo della Regione Basilicata, dotato di particolari requisiti e secondo una disciplina ed una regolamentazione da condividere con le OO.SS.. Un’azione questa che consente sia di dare risposte alle legittime aspettative di carriera dei dipendenti regionali dotati dei requisiti richiesti, sia di arginare il dispendioso e più volte controproducente utilizzo dell’“interim” , sia di soddisfare quello che è un forte bisogno dell’Ente, legato alla carenza di figure dirigenziali interne, che si espresse anni addietro con l’emanazione del bando di concorso per dirigenti, con riserva del 50% al personale interno, mai espletato”.

bas 02

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