Uil: con stagione estiva riprende quota lavoro stagionale

Non si fermano certamente d’estate la ricerca di occupazione e le adesioni di giovani lucani al Programma Garanzia Giovani. Secondo dati rielaborati dalla Uil al 7 luglio scorso sono 22.862 (di cui 19.382 interne e 3.481 esterne) le adesioni  presso i Centri per l’Impiego della Basilicata, di cui 11.799 ( 6.511 uomini e 5.288 donne) di  età compresa tra i 19 e i 24 anni.  La tendenza è quella tradizionale: con la stagione turistica in pieno svolgimento è il lavoro stagionale a riprendere quota. La richiesta di professionalità per le settimane delle vacanze è una cartina al tornasole: i lavori estivi più richiesti sono i Promoter/Hostess/Steward, che, nonostante un calo del 20,1% rispetto al mese di maggio dello scorso anno, costituiscono il 17% del totale. Seguono i Baristi/Camerieri, in crescita del +9,9% rispetto al 2015 con una quota dell'8,3% delle offerte del settore. La classifica vede poi due professioni in netta crescita rispetto al 2015: il Cuoco (+23,7%) e il Consulente/Agente di viaggio/Tour Operator (+13,8%), che rappresentano rispettivamente l'8,2% e l'1,4% degli annunci.
L’analisi a livello regionale mostra come in termini assoluti nello scorso mese di maggio il numero maggiore di offerte di lavoro per le professioni estive si è registrato in Lombardia (più di 1.200), seguita da Emilia Romagna e Lazio (entrambe con più di 600 offerte). Il confronto tra maggio 2016 e lo stesso mese del 2015 evidenzia invece come gli annunci siano più che raddoppiati in Liguria (+170%), Puglia (+165%) e Sicilia (+118%).
Il livello di istruzione richiesto risulta essere medio-alto: circa la metà degli annunci, infatti, sono dedicati a candidati in possesso della laurea breve (+40% rispetto a maggio 2015), mentre poco meno di 2.000 sono rivolti ai Diplomati (+18% rispetto allo scorso anno). In aumento del 5% anche le richieste di Lauree specialistiche.
Inoltre, il tipo di contratto maggiormente richiesto risulta essere quello di stage, in linea con le caratteristiche e i requisiti di lavori “stagionali”: nello scorso mese di maggio questa tipologia di annunci ha rappresentato più della metà del totale delle offerte, in aumento del +41% rispetto allo stesso mese del 2015. In lieve aumento (+3%) risultano però anche i contratti a tempo determinato, mentre sono in decisa diminuzione i contratti a partita IVA (-45%).
Siamo lontani anni luce – è il commento della Uil – dalla “buona” occupazione a cui puntiamo perché la stagionalità consente ai nostri ragazzi di guadagnare qualcosa ma non certamente di risolvere il problema del proprio futuro. E troppo spesso dietro gli stage e rapporti di lavoro interinali si nascondono forme di lavoro nero o comunque di sottosalario per tanti giovani ai quali vanno poche centinaia di euro al mese per turni anche di 9-10 ore di lavoro. La Uil intensificherà infine la propria attenzione sul fenomeno dei voucher: nel primo trimestre 2016 in Basilicata sono stati venduti 156.569 voucher per lavoro occasionale (78.598 in provincia di Matera e 77.971 in provincia di Potenza); a fine 2015 i voucher sono stati complessivamente 847.264 di cui 693.201 effettivamente riscossi (nel 2014 erano 530.942 quelli venduti e 490.592 quelli riscossi) . Secondo la UIL il voucher, così come modificato dalla Riforma Fornero e potenziato nelle sue deformazioni dal Jobs Act «scardina il concetto di lavoro stagionale per cui era concepito e va a danneggiare la platea dei lavoratori del settore che, di fatto, operano senza diritti e tutele, in balia del committente. Il paravento ‘lecito’ del lavoro accessorio, dato dalla normativa che regola i ticket-lavoro, camuffa, nella realtà, una dimensione continuativa da lavoro dipendente e quindi strutturato». Oltretutto, in virtù di quella che è la sua concezione originaria, il voucher non dà «diritto ad alcuna forma di ammortizzatore sociale né tanto meno a una reale contribuzione previdenziale”.

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