Il consigliere di Fi: “Per gli allagamenti ed i dissesti nel Metapontino basta con il richiamo ad interventi solo ad eventi avvenuti”. Individuati “nei fondi del programma Bei la soluzione per arginare gli effetti dei dissesti idrogeologici”
“Non è più tollerabile che, puntualmente, solo dopo alluvioni e dissesti, come quelli che si sono verificati nelle ultime ore con particolare gravità a Marconia, Pisticci, Montalbano, Tursi e Scanzano, si invochino la manutenzione dei fiumi e lavori urgenti di difesa del territorio”. Lo sostiene il consigliere regionale di Forza Italia, Paolo Castelluccio, sottolineando che “ancora una volta specie gli agricoltori e i residenti nelle aree rurali attraversate da Basento, Agri e Sinni hanno subito danni, disagi non ancora del tutto superati e sono costretti a vivere con un’emergenza sempre presente, come se le alluvioni del 2011 e seguenti che hanno messo in ginocchio l’agricoltura del Metapontino non abbiamo insegnato nulla”. <br /><br />“Dopo anni di programmazione e progettazione e di scarse risorse finanziarie, la novità – aggiunge Castelluccio – è costituita dal programma Bei per la Basilicata per arginare gli effetti dei dissesti idrogeologici che ammonta a 500 milioni nei prossimi anni (la Bei sosterrà il 50 per cento del programma con una linea di credito complessiva di 250 milioni). E’ questo lo strumento più immediato ed efficace che abbiamo – continua Castelluccio – per mettere in sicurezza aziende agricole, case, strade e persino complessi residenziali turistici lungo la costa ionico-metapontina, superando il più forte ed incomprensibile paradosso politico: siamo una ‘frana totale’ nella prevenzione. In compenso, siamo degli assi negli interventi in emergenza ex – post. Spendiamo somme spropositate per riparare i danni post – evento che si sarebbero potute evitare ove si fossero spese somme di gran lunga inferiori in prevenzione (anche di 10 o 15 volte)”.<br /><br />“Lo dice anche la saggezza popolare: ‘prevenire è meglio che curare’. E in tema di prevenzione – prosegue il consigliere di Fi – ripulire i fiumi, arginare le sponde, realizzare opere idraulico – forestali, in una parola predisporre e attuare Contratti di Fiume, sono la risposta migliore. In questo gli agricoltori possono avere un ruolo importante di manutentori diretti con in cambio agevolazioni di carattere fiscale”.<br />