Riordino sistema sanitario regionale, sì dell’Assemblea

Il provvedimento persegue l’obiettivo di uniformare la rete assistenziale regionale ai parametri di sicurezza, efficacia di cura ed efficienza gestionale e dà seguito alle disposizioni in tema di orari di lavoro e di riposo degli operatori sanitari

Via libera al disegno di legge relativo al riordino del servizio sanitario regionale di Basilicata. Il provvedimento &egrave; stato approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Pd, Pp, Udc, Psi e Pace del Gm, 4 voti contrari di M5s, Lb-Fdi e Romaniello del Gm e 3 astensioni di Lacorazza e Santarsiero del Pd e di Napoli del Pdl-Fi) dal Consiglio regionale. Il processo di riordino del Servizio sanitario regionale &egrave; strettamente connesso all&rsquo;evoluzione degli scenari sanitari, sociali, economici e normativi che interessano il sistema sanitario nazionale e quello regionale. Scenari che impongono un riposizionamento dell&rsquo;intero sistema sanitario regionale, in grado di coniugarne la sostenibilit&agrave; economica con la tutela dei livelli essenziali di assistenza, in una logica di difesa dell&rsquo;identit&agrave; regionale e di rispetto delle disposizioni normative vigenti.<br /><br />Il provvedimento persegue l&rsquo;obiettivo di uniformare la rete assistenziale regionale ai parametri di sicurezza, efficacia di cura ed efficienza gestionale, stabiliti dal decreto del Ministero della Salute n.70 del 2 aprile 2015 e dalle disposizioni improrogabili in tema di orari di lavoro e di riposo degli operatori sanitari al fine di garantire le condizioni di sostenibilit&agrave; del sistema in una prospettiva di medio-lungo periodo ed avviare, conseguentemente, una riforma complessiva del Servizio sanitario regionale.<br /><br />Il nuovo Piano regionale integrato della salute e dei servizi alla persona e alla comunit&agrave; per il triennio 2018/2020 dovr&agrave; essere adottato dalla Giunta regionale entro il 30 giugno 2017 e il Consiglio regionale avr&agrave; sei mesi di tempo per approvarlo (entro il 31 dicembre 2017). Il Piano dovr&agrave; essere teso ad una riorganizzazione che distingua la committenza della produzione delle prestazioni sanitarie, ponendo in rete tutte le strutture sanitarie pubbliche e private che sono chiamate a soddisfare i bisogni di salute della popolazione regionale. Il testo normativo, inoltre, prevede che le Aziende e gli Enti del Servizio sanitario regionale concorrono a garantire gli obiettivi assistenziali ed operano secondo criteri di efficienza, qualit&agrave; e sicurezza delle cure, nonch&eacute; di riduzione dei tempi di attesa per la erogazione delle prestazioni, di efficienza e di centralit&agrave; del paziente, in una logica di rete regionale.<br /><br />Previsto lo scorporo degli ospedali di Lagonegro, Melfi e Villa d&rsquo;Agri dall&rsquo;Asp e la contestuale incorporazione degli stessi nell&rsquo;Azienda ospedaliera regionale &ldquo;San Carlo&rdquo; per costituire un&rsquo;unica struttura ospedaliera articolata in pi&ugrave; plessi. I presidi di Lagonegro, Melfi e Villa d&rsquo;Agri divengono articolazioni funzionali sul territorio delineando un&rsquo;organizzazione della rete ospedaliera della provincia di Potenza basata su livelli gerarchici di complessit&agrave; delle strutture che erogano prestazioni di ricovero a ciclo continuativo e diurno per acuti. L&rsquo;ospedale di Pescopagano, invece, rimane inglobato all&rsquo;interno del polo ospedaliero San Carlo di Potenza.<br /><br />Per quanto riguarda la riorganizzazione funzionale degli ospedali per acuti dell&rsquo;Asm, il Dea di I livello ospedale &ldquo;Madonna delle Grazie&rdquo; di Matera e il &ldquo;Giovanni Paolo II&rdquo; di Policoro, sede di Psa, diventano una unica articolazione ospedaliera per acuti. Per quanto attiene l&rsquo;Emergenza Urgenza, sempre dal 1 gennaio 2017, sar&agrave; coordinata da un&rsquo;unica cabina di regia, attestata all&rsquo;Azienda sanitaria locale di Potenza, in grado di assicurare maggiore flessibilit&agrave; organizzativa e maggiore efficienza all&rsquo;intero sistema. L&rsquo;Asp, quindi, assume la competenza esclusiva, sia gestionale che economica ed organizzativa, sul sistema regionale dell&rsquo;Emergenza Urgenza 118.<br /><br />I direttori generali delle tre Aziende interessate dal riordino (Asp, Asm e Aor &ldquo;San Carlo&rdquo;) sono tenuti ad adeguare l&rsquo;assetto organizzativo, contabile e ordinamentale delle loro aziende, in conformit&agrave; agli standard dimensionali, qualitativi e di sostenibilit&agrave; economico/finanziaria previsti dalle norme vigenti e ad attuare interventi di promozione della produttivit&agrave; e dell&rsquo;efficienza a garanzia dell&rsquo;erogazione dei Lea. &ldquo;L&rsquo;azienda ospedaliera regionale San Carlo (emendamento Spada approvato dall&rsquo;Aula) e l&rsquo;Azienda sanitaria locale di Matera definiscono le modalit&agrave; di organizzazione e funzionamento dei servizi e delle attivit&agrave; rispettivamente sui plessi di Potenza, Lagonegro, Melfi e Villa d&rsquo;Agri per l&rsquo;Azienda San Carlo e su entrambi i plessi di Matera e Policoro per l&rsquo;Asm, assicurando, in tal modo, il potenziamento dell&rsquo;offerta ospedaliera sull&rsquo;intero territorio regionale e garantendo, altres&igrave;, l&rsquo;uniformit&agrave;, l&rsquo;omogeneit&agrave; e l&rsquo;appropriatezza dei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali&rdquo;. Un emendamento di Napoli, approvato dall&rsquo;Aula, fa riferimento agli articoli 522 e 523 della legge n. 208/2015, che prevedono l&rsquo;obbligo per gli enti del servizio sanitario di attivare un sistema di monitoraggio delle attivit&agrave; assistenziali erogate e della loro qualit&agrave;, in coerenza con il programma nazionale di valutazione degli esiti, ed il mancato rispetto di queste disposizioni costituisce illecito disciplinare ed &egrave; causa di responsabilit&agrave; amministrativa del direttore generale e del responsabile per la trasparenza e la prevenzione della corruzione.<br /><br />Prevista l&rsquo;istituzione dell&rsquo; Osservatorio regionale sui servizi alla persona, che sar&agrave; costituito dalla Giunta regionale entro 30 giorni e dovr&agrave; esprimere il proprio parere sul nuovo Piano regionale sanitario. Con cadenza trimestrale l&rsquo;Osservatorio, &ldquo;insieme ai direttori generali delle Asl&rdquo; (emendamento Rosa e Cifarelli approvato dall&rsquo;Aula), dovr&agrave; riferire alla Giunta regionale e alla competente Commissione consiliare sull&rsquo;andamento del riordino del Servizio sanitario regionale. Entro 180 dall&rsquo;entra in vigore della legge i direttori generali dell&rsquo;Asp, dell&rsquo;Asm e dell&rsquo;Aor &ldquo;San Carlo&rdquo; dovranno adottare gli atti deliberativi finalizzati a dare applicazione alle disposizioni del Piano di riordino. Previsto, inoltre, che gli incarichi di direzione dei dipartimenti aziendali decadono con l&rsquo;approvazione del nuovo Piano sanitario.<br /><br />Nel dibattito sono intervenuti il presidente della quarta Commissione Bradascio (Pp), che ha illustrato il provvedimento, il presidente della Regione Pittella e i consiglieri Lacorazza, Santarsiero, Polese, Spada, Cifarelli e Robortella (Pd), Romaniello e Pace (Gm), Leggieri (M5s), Napoli (Pdl-Fi) e Rosa (Lb-Fdi).&nbsp;

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