Il consigliere Pdl-Fi indica un modello di sviluppo alternativo a quello prodotto dalle trivellazioni: “Paesaggio, cultura, specificità locali, produzioni agricole di alta qualità garantiscono la competitività dei sistemi territoriali”
“Premesso che non mi sono mai appassionato al referendum anti-trivelle perché ritengo che serva a poco, le dichiarazioni del Premier Renzi acuiscono lo scontro istituzionale con le Regioni, tra le quali la Basilicata, che hanno voluto il referendum e le popolazioni locali che non vogliono le ricerche a poche miglia dalla costa”. Lo afferma il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Fi) che aggiunge: “Renzi dice che si perderanno migliaia di posti di lavoro. Noi nel Metapontino abbiamo indicato come si realizzano migliaia di posti e non certo attraverso le trivelle ma attraverso un modello di sviluppo – continua – fondato su paesaggio, cultura, specificità locali, produzioni agricole di alta qualità che insieme a creatività e tradizione contribuiscono a definire l’attrattività e la competitività dei sistemi territoriali e sono i veri fattori distintivi sui quali basare lo sviluppo locale, anche in chiave turistica. Basterebbe partire dalla considerazione che il turismo culturale nel nostro paese continua a crescere e rappresenta ormai circa il 36% dell’intero settore”.<br /><br />“Pertanto – spiega l’esponente di Forza Italia –, proprio perché il turismo è riconosciuto come un obiettivo strategico fondamentale di Matera capitale europea della cultura, diventa necessario convogliare tutti gli sforzi per sostanziare le ambizioni sul quale è stato costruito il progetto di Parco della Magna Grecia. E la costa metapontina è parte integrante nell’attrazione di flussi turistici italiani ed esteri. C’è un secondo progetto che è finito in sordina e riguarda, vista l’importanza dell’habitat delle coste joniche sede di nidificazione delle tartarughe marine caretta-caretta, vista la forte e ricca presenza di biodiversità sia marina che terrestre, faunistica e floreale, la proposta di istituzione del ‘Parco Marino della Magna Grecia’. Un’idea che risale a qualche anno fa da parte di alcuni consiglieri comunali di Policoro, per l’istituzione del parco allo scopo di preservare il territorio da attività non compatibili con l’ambiente”.<br /><br />“In questi progetti si realizzano posti di lavoro duraturi a differenza tra l'altro di quelli temporanei del comparto petrolifero. Le dichiarazioni del Premier – conclude Castelluccio – non lasciano alcun margine a quel confronto al quale, a differenza del Governatore pugliese Emiliano, continua a richiamarsi il Presidente Pittella. E si allunga la distanza di posizione tra lo stesso Pittella e il presidente del Consiglio Lacorazza che di fatto, interpretando correttamente il suo ruolo istituzionale, difende le prerogative delle Regioni”.<br />