Lea, Napoli: “Ridefinire le prestazioni sanitarie”

Il capogruppo del Pdl-Fi interviene sui nuovi livelli essenziali di assistenza: “Un’opportunità da cogliere rapidamente per dare una risposta concreta ai tanti diritti negati di coloro che soffrono di malattie rare”

&ldquo;La lettera&nbsp; del ministro Lorenzin al Presidente della Conferenza delle regioni per invocare un rapido ed esplicito consenso delle stesse al testo del decreto, che riscrive i livelli essenziali di assistenza (Lea), dovrebbe essere, questo &egrave; l&rsquo;auspicio, l&rsquo;atto finale della querelle relativa all&rsquo;approvazione dei nuovi Lea che dura da troppo tempo e danneggia oltre misura quanti necessitano di assistenza sanitaria&rdquo;.<br />E&#39; quanto sostenuto dal capogruppo consiliare del Pdl-Fi, Michele Napoli, in relazione &ldquo;alla possibile ed auspicabile accelerazione nella ridefinizione delle prestazioni sanitarie, questo sono in soldoni i Lea, che occorre garantire sull&rsquo;intero territorio nazionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non ci interessano -&nbsp; ha proseguito Napoli – le diatribe fondate o presunte tra il ministro e la Conferenza delle regioni quanto invece l&rsquo;obiettivo da perseguire: garantire a tutti i cittadini uguali condizioni di accesso a cure appropriate, perch&eacute; questa &egrave; la ratio e quanto prevede la legge istitutiva del servizio sanitario nazionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Purtroppo, nella realt&agrave; – ha&nbsp;sottolineato Napoli&nbsp;- in Italia esistono tanti sistemi sanitari per quante sono le regioni d&rsquo;Italia, ciascuno diverso dall&rsquo;altro sotto il profilo dell&rsquo;accesso alle cure, della qualit&agrave; delle prestazioni erogate e della capacit&agrave; delle Regioni di sostenerne i costi. Approvare quindi rapidamente&nbsp; il decreto che ridisegna la mappa dei Lea – ha detto- considerato che giace nei cassetti da 16 mesi e al cui finanziamento la Legge di stabilit&agrave; 2016 destina risorse per 800 milioni di euro, significa offrire risposte concrete ai nuovi bisogni di salute degli utenti e superare gap qualitativi e quantitativi nell&rsquo;ambito delle cure erogate dalle regioni, consentendo ai sistemi sanitari regionali meno efficaci ed efficienti di ampliare l&rsquo;offerta di servizi e di implementare linee guida e best practice in grado di rimettere i cittadini al centro delle politiche sanitarie&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Rivolgo il pensiero – ha concluso l&#39;esponente di Forza Italia – ad una particolare tipologia di utenti per i quali la vicenda rappresenta un&rsquo;opportunit&agrave; da cogliere rapidamente per dare una risposta concreta ai tanti diritti negati di coloro che soffrono di malattie rare, di quanti vorrebbero procedere ad un percorso di procreazione eterologa o potrebbero godere i vantaggi di piani di vaccinazione pi&ugrave; completi in grado di fronteggiare nuove e vecchie patologie&rdquo;.<br />

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