Corpo forestale Stato, Castelluccio: “No alla soppressione”

Il vice presidente del Consiglio regionale esprime “convinta e piena adesione alla iniziativa promossa dall’Ugl Basilicata per domani a Potenza”

&ldquo;Mentre si rafforza il ruolo del Corpo forestale dello Stato in Basilicata, come testimonia la recente&nbsp; firma della convenzione tra il dipartimento politiche agricole della Regione, il Parco nazionale dell&rsquo;Appennino lucano e il Cfs, nello specifico, per l&rsquo;utilizzo di un elicottero in attivit&agrave; di lotta agli incendi boschivi, monitoraggio ambientale e protezione civile, c&rsquo;&egrave; chi a Roma continua a lavorare per la soppressione del Corpo&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto afferma il vice presidente del Consiglio regionale Paolo Castelluccio (Pdl-Fi) esprimendo &ldquo;convinta e piena adesione all&rsquo;iniziativa&nbsp; dell&rsquo;Ugl Basilicata di domani domenica 12 a Potenza con il presidio in piazza contro soppressione e accorpamento del Cfs che fa seguito al recente appello del segretario dell&#39;Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi, perch&egrave; anche le istituzioni della Basilicata non si rassegnino a scelte centralistiche che colpiscono anche e direttamente l&rsquo;autonomia regionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Si pensi &ndash; continua – solo alle funzioni che il Corpo pu&ograve; svolgere in materia di&nbsp; monitoraggio ambientale; ricerca immissioni inquinanti nelle acque interne;&nbsp; monitoraggio delle stato di salute dei boschi; controllo seminativi per eventuali irrigazioni inquinanti; monitoraggio delle aste fluviali. Tutti fattori che vedono da tempo riaccesa l&rsquo;attenzione della Regione anche a seguito delle vicende sullo smaltimento dei rifiuti speciali e che pertanto necessitano di mezzi e strumenti adeguati e di uomini di comprovata esperienza e professionalit&agrave; come quelli del Cfs&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il Corpo forestale dello Stato &ndash; dice Castelluccio – rappresenta una delle attuali 5 forze di polizia del nostro Paese, ad ordinamento civile, con funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza. Nato nel 1822, &egrave; specializzato nella difesa del patrimonio agro-forestale, nella tutela dell&#39;ambiente e del paesaggio e nel controllo sulla sicurezza della filiera agroalimentare. Concorre all&#39;espletamento di servizi d&#39;ordine, nonch&eacute; al controllo del territorio, con particolare attenzione alle aree rurali e montane; il Corpo svolge inoltre compiti di polizia venatoria, per reprimere il bracconaggio e di controllo sulla pesca nelle acque interne. Garantisce l&#39;applicazione della convenzione di Washington che regolamenta il commercio internazionale delle specie di fauna e di flora minacciate di estinzione e opera per la prevenzione e repressione delle violazioni in materia di benessere degli animali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Oltre a tali impegni storici &ndash; aggiunge – il Corpo forestale &egrave; chiamato ad operare su nuove frontiere per reprimere le frodi in danno alla sicurezza alimentare, che rappresentano una minaccia a uno dei settori pi&ugrave; importanti del sistema produttivo nazionale: l&#39;agricoltura di qualit&agrave;; il personale del Corpo ammonta a circa 8.500 unit&agrave; ed &egrave; dislocato su tutto il territorio nazionale. Il governo Renzi vorrebbe annullare tutto questo con un colpo di spugna o come a colpi di decreti legge con ripercussioni dirette sul nostro territorio regionale dove ci sono tra l&#39;altro due parchi nazionali e l&#39;azione di contrasto all&#39;illegalit&agrave; ambientale con le inchieste sul petrolio e lo smaltimento dei rifiuti richiede pi&ugrave; uomini e mezzi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Dunque &ndash; conclude Castelluccio – un controsenso mentre pensiamo a rafforzare l&#39;Arpab e a dotare il personale di delega di polizia giudiziaria&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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