Il libro "Giochi spezzati. I bambini slavi nei campi di concentramento italiani" (EBK-Edizioni Leucotea) dello studioso lucano Michele Strazza è stato recentemente acquisito dall’Holocaust Memorial Museum di Washington, la più importante istituzione americana di documentazione dell'Olocausto. Il testo, pubblicato nel 2015, riporta alla luce una pagina dolorosa e dimenticata della nostra storia: l’internamento dei bambini slavi nei campi di concentramento italiani a seguito dell’occupazione della Slovenia. Arbe e Melada nella ex Iugoslavia, Gonars e Monigo in Italia, furono solo alcuni dei luoghi in cui avvenne uno sterminio per fame e malattie di tantissimi bambini, insieme a donne e vecchi, che non avevano nessuna colpa, una strage tollerata e consentita dalle autorità militari italiane. Il libro, per i temi trattati e per il rigore della ricerca, è stato particolarmente apprezzato dal mondo accademico statunitense ed è presente nelle biblioteche delle più prestigiose Università americane e in quella dello stesso Congresso di Washington.
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