Firmato protocollo d'intesa Spi-Cgil- sindacato polacco

"Il processo di invecchiamento che caratterizza tutte le società, i rischi di impoverimento e abbandono a cui sono soggetti lavoratrici e lavoratori con l’uscita dal ciclo produttivo, le differenze profonde dei sistemi di welfare in Europa e le politiche pubbliche restrittive dei Governi dei singoli Stati e dell’Europa in campo sociale, richiedono un’azione sempre più decisa e coordinata del sindacato a tutela della dignità e delle condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori e delle persone pensionate e anziane".
E’ su questo assunto che nasce il protocollo d’intesa tra lo Spi-Cgil e Solidarność,  il sindacato autonomo dei lavoratori polacco, siglato in occasione del viaggio dello Spi-Cgil regionale Basilicata in Polonia dal segretario generale Spi-Cgil Ivan Pedretti, il segretario generale Spi-Cgil Basilicata Nicola Allegretti e il segretario generale Solidarność, Dariusz Kucharsk.
"Nel protocollo – spiega il sindacato –  le organizzazione sindacali ribadiscono il loro impegno per il rafforzamento delle politiche sindacali in Europa anche attraverso lo sviluppo di relazioni bilaterali ed in stretto coordinamento con la Ferpa e la Ces. Nel riaffermare e contribuire al rinvigorimento dei valori comuni e dei diritti universali sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, Spi-Cgil e Solidarność ritengono necessario ed opportuno sviluppare rapporti stretti di amicizia e solidarietà, rafforzare il lavoro comune e programmare attività e scambi politici e culturali finalizzati alla crescita economica, sociale e culturale delle proprie comunità.
In questo contesto è compito fondamentale di Spi-Cgil e di Solidarność rappresentare e tutelare le lavoratrici e i lavoratori in pensione e le persone anziane più in generale, in stretto rapporto con i giovani e i lavoratori occupati, allargare la partecipazione attiva alle politiche europee in campo sociale per costruire una società più equa ed inclusiva di tutte le generazioni.
Nel documento Spi -Cgil e Solidarność si impegnano reciprocamente nel ricercare le migliori modalità per lo scambio delle esperienze sindacali, dando continuità a questo incontro con un nuovo appuntamento a Roma, ospiti dello Spi-Cgil nazionale che nell’incontro polacco non è potuta essere presente.
Il rafforzamento delle organizzazioni sindacali dei pensionati e la tutela delle aree più fragili e in difficoltà della popolazione è infatti una delle condizioni decisive per la crescita di ogni società civile e democratica, per garantire il diritto di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale, per l’inserimento sociale e professionale, per la partecipazione alla vita della comunità e per la lotta contro qualsiasi forma di discriminazione e per la promozione di uno sviluppo economico equilibrato e socialmente sostenibile.
In quest’ottica vanno visti anche i viaggi organizzati dallo Spi-Cgil di Basilicata rivolti ai propri iscritti e che ogni anno vedono la partecipazione di numerosi pensionati. Il viaggio in Polonia, tra le città di Cracovia, Breslavia (Wrlocav), il campo di concentramento di Auschwitz Birkenau e la miniera di sale di Wieliczka è stato un viaggio particolarmente significativo: la visita tra i luoghi della memoria che hanno segnato la storia dell'Europa (il campo di sterminio di Auschwitz, la fabbrica di Schindler, il quartiere ebraico di Cracovia ) facendo riflettere ancora oggi sulla tragedia della deportazione e dello sterminio di massa, per non dimenticare, in contrapposizione con la cultura moderna di queste meravigliose città, sono serviti a rafforzare non solo il senso di identità comunitaria minata dalla ultime vicende europee (dagli attentati alla Brexit) ma anche i principi di libertà e uguaglianza che sono alla base di ogni società.
L’incontro è stato anche l’occasione per cominciare un dialogo con Breslavia, capitale europea della cultura 2016, in vista di un gemellaggio con Matera, con lo scopo di intraprendere relazioni istituzionali e di amicizia finalizzate alla crescita sociale, economica e culturale delle due comunità e a diffondere i valori comuni che hanno permesso di realizzare l’Europa unità".

bas 02

    Condividi l'articolo su: