Disposizioni a fini umanitari, soddisfazione di Leggieri

“Si tratta di una norma molto semplice che riprende una prassi consolidata in diverse Regioni e mira a migliorare e rendere più equi i sistemi sanitari nei paesi in via di sviluppo in un ottica di collaborazione e di cancellazione degli sprechi”

&ldquo;Sono molto soddisfatto per il lavoro fatto e soprattutto perch&eacute; finalmente si iniziano a discutere le proposte che il Movimento 5 Stelle ha presentato in questi anni&rdquo;. Lo ha detto il capogruppo del M5s Gianni Leggieri commentando l&rsquo;approvazione, avvenuta oggi all&rsquo;unanimit&agrave; in Consiglio regionale, della sua proposta di legge sulle &ldquo;Disposizioni a fini umanitari del patrimonio mobiliare dismesso della Aziende sanitarie e Strutture Ospedaliere e delle Strutture private accreditate&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Si tratta di una norma molto semplice che riprende una prassi consolidata in diverse Regioni italiane &ndash; afferma Leggieri -, in parte anche nella nostra, rendendola per&ograve; legge a tutti gli effetti. Con questa legge la Regione Basilicata, infatti, fatte salve l&rsquo;autonomia gestionale e le procedure di contabilit&agrave; generale delle Aziende sanitarie e delle strutture ospedaliere, coordina e promuove l&rsquo;utilizzo all&rsquo;estero con priorit&agrave; verso i Paesi in via di sviluppo, a fini umanitari, del patrimonio mobiliare dismesso dalle Aziende sanitarie e delle strutture ospedaliere, nonch&eacute;, mediante eventuale convenzione, del patrimonio mobiliare dismesso da parte delle strutture sanitarie private accreditate operanti nel territorio regionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Cos&igrave;, all&rsquo;inizio di ogni esercizio finanziario la Giunta regionale, per mezzo dei propri Dipartimenti &ndash; spiega ancora il capogruppo dell&rsquo;M5s -, provveder&agrave; ad acquisire l&rsquo;elenco dei beni dismessi dalle aziende sanitarie locali, dalle aziende ospedaliere e dalle strutture sanitarie private accreditate e proceder&agrave; alla sua pubblicazione, curandone l&rsquo;aggiornamento almeno semestrale, sulla base delle segnalazioni delle suddette strutture. Questi beni potranno essere richiesti dai comitati provinciali della croce Rossa, dalla Caritas, da organizzazioni non governative, Onlus, enti morali ed enti ecclesiastici ed associazioni senza fini di lucro che si occupano di cooperazione internazionale per essere donati all&rsquo;estero, con priorit&agrave; verso i Paesi in via di sviluppo, a fini umanitari&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Si tratta di una legge che mira a migliorare e rendere pi&ugrave; equi i sistemi sanitari nei paesi in via di sviluppo in un ottica di collaborazione e di cancellazione degli sprechi&rdquo;, conclude Leggieri precisando che lo scopo del provvedimento &egrave; avviare programmi di intervento e cooperazione e progetti per favorire lo sviluppo sanitario nei Paesi in via di sviluppo. &Egrave; prevista in particolare la formazione di un elenco annuale, da aggiornare almeno ogni sei mesi, di apparecchiature e di strumentazioni sanitarie in buono stato di conservazione e perfettamente funzionanti, che le Asl e gli ospedali devono dismettere e potranno essere utilissime in Paesi in cui mancano strumentazioni di tal genere.&nbsp;

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