Trasporti, Simonetti: “Pensare ai lavoratori migranti”

"La prossima approvazione del piano regionale dei trasporti rappresenta l'occasione per organizzare il servizio pubblico per i lavoratori agricoli, quindi per i migranti,oltre 25 mila nel 2015,che rappresentano la maggioranza degli assunti nel settore solo nel Metapontino. Nello stesso periodo oltre 14 mila migranti sono stati impegnati nelle attività di raccolta dei prodotti ortofrutticoli. Lo afferma, in un comunicato stampa, Pietro Simonetti, Coordinamento politiche migranti regione Basilicata.
"La maggioranza dei lavoratori – continua Simonetti – ora utilizza il trasporto organizzato dalle coop fantasma e dai caporali che incassano dai 4 ai dieci euro per ogni lavoratore specie nel Metapontino dove sono trasportati dalla Calabria e dalla Puglia. Anche per quanto riguarda il trasporto in area urbana, come nel caso di Venosa, Lavello ed altre città non sono attualmente previste corse del servizio cittadino. In questa prospettiva abbiamo chiesto all'assessore ai trasporti della Regione le opportune misure anche perchè la Giunta regionale ha sottoscritto il “Protocollo sperimentale nazionale contro il caporalato e lo sfruttamento in agricoltura” e l’ “Accordo quadro attuativo” che prevedono una serie di iniziative concordate tra i vari soggetti istituzionali firmatari allo scopo di garantire condizioni di legalità nell’ambito del lavoro agricolo. In particolare all’art. 4 co.1 lett. a del protocollo nazionale si auspica l’introduzione di un servizio di trasporto gratuito dei lavoratori che copra l’itinerario casa, domicilio /lavoro mentre l’art.4 dell’accordo quadro prevede la “promozione di progetti, anche in raccordo con le Regioni Puglia e Calabria, finalizzati a predisporre servizi di trasporto per i lavoratori stagionali”.
C'è la necessità di porre in essere le iniziative per la completa attuazione dei contenuti sopra richiamati, anche attraverso la istituzione di linee rurali di trasporto dedicate , di concerto con le Regioni Puglia e Calabria, firmatarie del protocollo e dalle cui aree si registra il flusso più consistente di mobilità verso le zone agricole della Basilicata".
bas04

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